Il Pollino è uno scrigno di tanti tesori naturali, di oasi incontaminate, di montagne irraggiungibili, di antiche tradizioni conservate gelosamente.

C’è un po’ di tutto in un angolo del Pollino che siamo andati a scoprire, un luogo fuori dal tempo, incantevole e suggestivo, dove non c’è campo per i telefonini e l'acqua per l'irrigazione arriva solo fino a determinati punti. Qui abbiamo scoperto, e ce ne siamo subito innamorati, la piccola azienda familiare di Teresa Maradei, che del recupero delle antiche tradizioni e colture agricole ne ha fatto una ragione di vita. Qui abbiamo portato le telecamere della nuova serie di Terra Mia che ritorna su LaC TV la domenica alle 12:00.

Troviamo Teresa nel suo terreno agricolo, circondato di bellezza e natura, così ricca di salute che pare esplodere.
«Sono un'imprenditrice agricola e promotrice di un ritorno alla natura e ai metodi tradizionali di coltivazione. Sono un dottore forestale che ha fatto della sua consapevolezza che restare è la scelta giusta, fatta di coraggio, l’unica per questa terra».

Si chiama Terra e Gusto la sua piccola azienda familiare, giusto qualche ettaro per fare rivivere il passato. Andato sempre alla ricerca di produzioni antiche che il tempo ga cancellato.
«Terra e Gusto è un'azienda agricola fondata da me, nata con l'obiettivo di promuovere l'agricoltura naturale e sostenibile, valorizzando i prodotti locali del Pollino».

Teresa ha scelto di vivere nel cuore del Pollino, lontano da tutti e da tutto. Una scelta certamente non facile. Ma che va spiegata?
«È nata per un desiderio di connessione profonda con la natura e per recuperare un ritmo di vita più autentico e sostenibile»

La famiglia di Teresa ha una lunga storia con la terra e la natura. Qui hanno vissuto tante generazioni.
«La mia famiglia è sempre stata legata all'agricoltura e alla coltivazione della terra, trasmettendo di generazione in generazione il rispetto per l'ambiente».

Ed ecco la riscoperta del ‘poverello’, fagiolo bianco che si coltiva da tempi molto antichi nel Parco del Pollino. Si stava perdendo, poi per fortuna qualcuno l’ha riscoperto. Facile alla cottura, è una varietà molto delicata.
«Il poverello bianco è il progetto di punta della mia azienda oltre che il prodotto di punta attorno al quale ho cercato di costruire anche altre attività di promozione e valorizzazione!»

Il poverello bianco è un fagiolo autoctono del Pollino, De.Co. Si coltiva a Mormanno, Laino Borgo e Laino Castello, è un Presidio slow food del Pollino. Teresa coltiva tutto al naturale. Una bella sfida.
«Sì, è una sfida impegnativa ma gratificante. Coltivare in modo naturale richiede dedizione, ma i benefici per la salute e l'ambiente sono inestimabili».

Teresa Maradei è profondamente innamorata dell’ambiente e della natura.
«Ho un rapporto di grande rispetto e armonia con l'ambiente. Credo nell'importanza di vivere in modo sostenibile e di proteggere la biodiversità».

Anche i figli di Teresa stanno crescendo a stretto contatto con la natura.
«Sì, stanno crescendo immersi nella natura, apprendendo i valori del rispetto per l'ambiente e della vita sostenibile».

Il Pollino sempre più al centro del turismo di qualità. Ne stiamo parlando tanto perché è una delle aree più incantevoli della nostra terra.
«Il Pollino sta diventando una meta per chi cerca un turismo sostenibile e autentico, con un focus sulle bellezze naturali e le tradizioni locali, che sempre di più attraggono il viaggiatore al quale piace fare esperienze nelle aziende locali»

Qui, in questo angolo del Pollino non c’è traccia dei tempi moderni. Tutto è così lontano, soprattutto le nuove tecnologie, il computer.
«A volte se ne sente la mancanza, ma il contatto con la natura e la qualità della vita che qui viviamo compensano ampiamente questa mancanza»

Il futuro di Teresa. Dei suoi sogni. Di tutto quello che qui ha iniziato.
«Continuare a crescere e a promuovere l'agricoltura natura, coinvolgendo sempre più persone e comunità nel rispetto e nella cura della terra».