VIDEO | In tanti oggi hanno potuto godere della splendida giornata di sole grazie alla festa nazionale. Ma non tutti ricordano che si celebra la liberazione dal nazifascismo. Le interviste
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Mai come adesso, con i venti di guerra che soffiano di nuovo sull’Europa dopo quasi 80 anni dalla fine della Seconda guerra mondiale, il 25 Aprile, festa nazionale della liberazione dal nazifascismo, ha un significato particolarmente pregnante.
Eppure, sono in tanti a non sapere o non ricordare perché questa è una giornata speciale. «Non si festeggia niente… Ah sì, si festeggia la Liberazione… Si festeggiano cose importanti che vengono dimenticate non solo dal sottoscritto ma anche dall’Europa», dice Mauro da Verona celando imbarazzo per non avere ricordato subito la data storica. E non è l’unico ad avere dimenticato il motivo di questo giorno di festa.
Colpa forse del bel tempo e del mare splendido che ha accolto i primi temerari bagnanti. Siamo andati a Pizzo, tra residenti e turisti che affollavano la Marina, a chiedere a chi si godeva la bellissima giornata di sole, se ricordasse cosa si festeggia oggi. «So perfettamente che giorno è oggi, la festa della Liberazione, sperava non lo sapessi?», risponde un signore molto sicuro di sé.
«Oggi si festeggia la Liberazione - risponde anche una signora, che però forse non ha ben chiaro “liberazione” da cosa -. È la festa del ritorno alla vita, la festa della libertà». Di festa che celebra «il ritorno alla normalità» parla una coppia di Modugno in provincia di Bari, che non ha rinunciato a fare il bagno nell’acqua cristallina di Pizzo: «È freddissima - ammettono - ma è comunque piacevole».
Un'altra coppia passeggia sul lungomare Cristoforo Colombo: «Perché oggi è festa? Non ricordo… un attimo…», sorride l’uomo e cerca il sostegno della moglie. Lei ricorda bene questa data storica: «È la festa della liberazione dell’Italia dal nazifascismo. E dovrebbe essere la liberazione da tutto ciò che lede la libertà dell’uomo. In questo particolare momento storico, che vede popoli in guerra, dobbiamo sforzarci tutti per liberarci dal vero nemico che è l’odio e iniziare a seminare la pace».
Infine, lo chiediamo a un pescatore del borgo marinaro: cosa si celebra oggi? Dopo una lunga pausa di riflessione, risponde senza azzardare troppo: «Oggi è festa… festa nazionale di sicuro…».