La campagna di LaC

«Con il network LaC per dire no a chi spacca l’Italia». Ali di Vibonesità aderisce alla campagna sull’Autonomia differenziata

Il portavoce dell’associazione Giuseppe Sarlo sposa la battaglia lanciata dall’editore Domenico Maduli: «Un appello senza precedenti che coglie la necessità di scendere in campo per difendere i diritti di tutti»

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di Redazione Attualità
26 luglio 2024
17:15
Nel riquadro, Giuseppe Sarlo, portavo di Ali di Vibonesità
Nel riquadro, Giuseppe Sarlo, portavo di Ali di Vibonesità

L’associazione Ali di Vibonesità aderisce all’appello lanciato dall’editore del network LaC Domenico Maduli contro le conseguenze dell’Autonomia differenziata e alla campagna lanciata sulle nostre testate per evidenziare le contraddizioni e i pericoli di una riforma che rischia di spaccare l’Italia. Ospitiamo l’intervento del portavoce Giuseppe Sarlo.

 


La Calabria è ricca di giovani talenti e sarebbe un grosso errore, in questo particolare momento di fermenti politici, continuare a sottovalutarne la presenza. E non esiste alcun dubbio sulla inderogabile necessità di affidare, soprattutto proprio ai giovani, l’importante compito di concorrere a realizzare una svolta nella società calabrese, spingendo in direzione di una inversione di rotta che sia di carattere politico e culturale. Una sfida capace di combattere con forza e vigore ma soprattutto con intelligenza e consapevolezza chi attenta alla pratica di chi viaggia verso un nuovo riscatto per una più adeguata condizione di stabilità e governabilità della vita. Credendo nel coinvolgimento più ideale di tutti i cittadini e non solo dei giovani chiamati a riappropriarsi di un nuovo e più incalzante sistema della politica che guardi ai reali problemi di una regione ritenuta sempre una cenerentola rispetto alle altre realtà.

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Oggi ad offrirne una formidabile occasione è l’estro inventivo di un calabrese doc che vive sugli effetti di una rendita storica invidiabile: il suo amore per la Calabria dove c’è dentro anche la sua immutabile Vibonesità, ereditata da una famiglia che ha lottato per la crescita sociale di un territorio, quello vibonese, che ha tutto il diritto di rivendicare, nel processo della Calabria che cambia, uno stato di salute, e perché no, competitivo. Prova a difendere strenuamente la Calabria che soffre Domenico Maduli, giovane manager della Comunicazione più avanzata, editore del Network LaC che da perfetto studioso della storia della Calabria, ad iniziare dalla Cassa per il Mezzogiorno ad oggi, sulla scorta di quanto accade in Parlamento e sullo scenario politico non solo calabrese, ha deciso di scendere in campo e porsi alla guida di una idea su un percorso che ha nella sua essenza la certezza di rivendicare ogni buon diritto alla pari dignità, entrando, con motivata prepotenza, nell’agone dell’odierna discussione sulla legge presentata dal ministro Roberto Calderoli e altri, sull’autonomia differenziata, molto contestata,  che spacca, appunto, l’Italia e fa crescere il divario tra nord e sud  mettendo ogni cittadino di fronte ad ogni propria responsabilità.

Domenico Maduli coglie con perfetto intuito e un pizzico di coraggio il grave malumore avvertendo che lo farà suo e del Network partendo da Reggio Calabria, attraversando Vibo Valentia, Catanzaro e Crotone arrivando a Cosenza, preannunciando battaglia su questo fronte dove già registra notevoli e qualificate adesioni.

È un appello che non conosce precedenti e lo spiega rappresentando le ragioni più profonde del perché occorre scendere in campo, tutti uniti ed in piena condivisione.

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E va in questa direzione l’adesione di “Ali di Vibonesità”, l’associazione storico culturale di forte emotività sociale, che condivide l’idea. L’associazione vibonese sale sul convoglio della speranza, guidato da Domenico Maduli impegnandosi a diffondere con la massima convinzione il suo contenuto mediante un messaggio che ha tutte le carte in regola per chiamare alle più severe responsabilità del Ministro Roberto Calderoli, sempre più patron della politica che divide e di quanti sostengono gli inadeguati temi della più avvilente riforma istituzionale mai approvata dal Parlamento Italiano. Il presidente di “Ali di Vibonesità”, Tony Bilotta, crede come tutti, in quello che può anche essere definito l’avvio di una profonda rivoluzione sul sempre più discutibile modo di gestire nel suo complesso il sistema Regioni che porta verso sempre più interminabili divisioni.

«Non saremo e spero non lo siano tutti i calabresi i fiancheggiatori di chi sta spaccando l’Italia - come molto autorevolmente afferma l’editore Domenico Maduli – perché la Calabria in tutto il suo excursus storico ha lottato per mantenere alta la dignità dei suoi cittadini e ancor oggi lotta, con sempre più valoroso impegno, per rendere più competitivo il suo modo di essere Regione in possesso di una straordinaria pagina di protagonismo sociale e storico».

“Ali di Vibonesità” è pronta ad offrire il suo ruolo, la sua volontà, la sua spinta propulsiva per incoraggiare l’idea di chi guida e proietta con determinazione e coraggio, attraverso il Network LaC, che rappresenta uno dei sistemi di Comunicazione più avanzata  all’interno di un Paese che oggi ha a portata di mano l’occasione per dire no allo strapotere nordista, all’irresponsabile coinvolgimento di chi attenta alla libertà individuale e non favorisce il conseguimento dei propri diritti ad ogni cittadino.            

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