La caretta caretta si trova nel Centro specializzato di Brancaleone. È stata vittima del ByCatch, la cosiddetta “cattura accidentale” che uccide milioni di animali marini ogni anno
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Kiska è l’ultima caretta caretta arrivata nel Centro Recupero Tartarughe Marine di Brancaleone. È minuscola, pesa soli 3kg, ma ha già conosciuto tanta sofferenza.
Arriva da Condofuri, dove è stata avvistata da alcuni bagnanti in prossimità della battigia. Galleggiava avvolta in lenza da pesca e una busta di plastica. Le persone presenti hanno subito contattato il team di Blue Conservancy per prestarle soccorso. La tartaruga ha abboccato ad un amo da palangaro di medie dimensioni e, come spesso accade in questa situazioni, dopo la cattura è stata ributtata in mare.
Il salvataggio | Tartaruga caretta caretta soccorsa sulla costa di Condofuri
Rispetto a quanto abbiamo potuto appurare ieri dalle testimonianze sul posto, le condizioni di salute della tartaruga non sono per niente discrete: la lenza a cui l’amo era legato era talmente lunga che la tartaruga ha continuato a ingerirne metri e metri, fino a far fuoriuscire nuovamente l’amo dalla cloaca e il restante, enorme, groviglio di lenza in nylon le attraversa e occlude tutto il tratto digerente, da esofago a intestino. A causa di tali condizioni la tartaruga è al momento in prognosi riservata, e anche se la situazione è disperata si farà il possibile per salvarla.
Anche questa tartaruga marina è una vittima del ByCatch, la cosiddetta “cattura accidentale” che uccide milioni di animali marini ogni anno e tra questi, tartarughe marine, squali, cetacei, uccelli marini, razze, mante e milioni di altri pesci.
Per questo motivo il team di Blue Conservancy, dai propri canali social e non solo, racconta e sensibilizza la popolazione su queste problematiche. Solo aumentando la consapevolezza di questi fenomeni è possibile proteggere gli ecosistemi marini.