Vibo Valentia - Montagne di spazzature per le vie del centro e delle frazioni. La carreggiata stradale invasa, nella maggior parte dei casi, dall'immondizia che trabocca dai cassonetti. Discariche a cielo aperto neppure tanto distanti dal centro abitato. Nelle ultime settimane, Vibo Valentia è tornata indietro di qualche mese. E i cittadini hanno rivissuto la drammatica emergenza che prese corpo nel corso dell'estate. (In quel caso per vicende legate alla contrattualizzazione dei netturbini ex Eurocoop).

Per evitare che la criticità portasse il territorio letteralmente al collasso, la società che si occupa proprio dalla scorsa estate della raccolta rifiuti, "la Progettambiente", aveva chiesto ripetutamente nei giorni scorsi al Comune di far sentire la propria voce chiedendo  ai competenti uffici regionali la priorità nel conferimento in discarica rispetto ad altri centri della Calabria. Il tutto, mentre tonnellate di rifiuti, con il trascorrere del tempo, si accumulavano per le strade. Almeno fino a ieri quando dopo un confronto con Vincenzo Pasqua, uno dei neoeletti consiglieri regionali del territorio, gli uffici di palazzo "Alemanni" autorizzavano il conferimento nell'impianto lametino di ben 120 tonnellate di spazzatura. Un quantitativo quasi triplo rispetto al normale cumulo di rifiuti che finisce nell'impianto della "Daneco". Solo a quel punto la macchina si è rimessa seriamente in moto. E, per far fronte all'emergenza, in una delle frazioni, per l'esattezza a  Piscopio, è stato addirittura necessario far intervenire una ruspa per rimuovere la montagna di immondizia accumalatasi sulle strade e nei pressi delle abitazioni.