Inaugurato a Lamezia il secondo campo raduno regionale che vedrà impegnati 1200 volontari in attività di formazione teorica e pratica relativi ad emergenze e calamità. Domenica atteso il capo della Prociv nazionale Angelo Borrelli
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«Questa è la primavera del volontariato della Protezione Civile Regionale. Abbiamo la necessità di puntare su un sistema che prima era gestito dalla politica con metodi clientelari. Le iscrizioni al volontariato erano a numero chiuso. Noi abbiamo, invece, aprire a tutti con un nuovo regolamento». Il capo della Protezione Civile Carlo Tansi ha tagliato stamani il nastro del secondo campo raduno regionale di Prociv sotto questo nuovo orizzonte.
Un profilo diverso quello della Protezione Civile che Tansi da tempo si batte per fare attecchire e che sembra avere fatto centro. Oltre 1200 i volontari che si sono iscritti per la tre giorni di formazione teorica e pratica alla Fondazione Mediterranea Terina.
Qui è stato allestito un vero e proprio campo e si vivrà e ci si adopererà come se si fosse in emergenza. Anche i telefonini, ha spiegato il responsabile dei volontari Michele Folino Gallo, verranno staccati perché in caso di calamità si è costretti a lavorare senza, ricorrendo solo alle strumentazioni radio. Ad affiancare il capo della Prociv nel taglio del nastro il commissario straordinario di Lamezia Terme Francesco Alecci e il prefetto di Catanzaro Ferrandino.
Il tutto in un vera e propria fucina di attività ed eventi, dai montaggi delle tende, a quello delle cucine da campo. A chiudere la tre giorni domenica il Capo Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, Angelo Borrelli, insieme al presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio e a quello dell’Anci Gianluca Callipo, in rappresentanza di tutti i sindaci calabresi.