La Regione paventa la possibilità che gli Ato di Cosenza e Vibo perdano i fondi per realizzare i nuovi ecodistretti. E intanto nei territori è emergenza continua
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In ballo non c'è solo il buon andamento della stagione estiva, che potrebbe essere deturpata da roghi tossici e immondizia abbandonata in maniera selvaggia, ma anche un fiume di denaro pubblico. Finanziamenti che la precedente giunta regionale targata Oliverio aveva messo sul piatto per ripristinare l'intero sistema di gestione del ciclo dei rifiuti ma rimasto ancora in parte inutilizzato.
Finanziamenti a rischio
Il rischio di una potenziale perdita dei finanziamenti lo solleva la Regione in una nota di fine maggio scorso e indirizzata all'Ato Cosenza. All'oggetto: «La costituzione dell'ecodistretto di Rossano» e in calce lo spauracchio di «un serio rischio di perdere il finanziamento delle opere da realizzare».
Estensore della nota è il direttore generale, Domenico Pallaria, che sollecita ancora una volta l'Ambito territoriale di Cosenza e il sindaco del Comune di Corigliano-Rossano a mandare in gara la procedura d'appalto per la realizzazione dell'ecodistretto che contempla la creazione di un impianto di trattamento dei rifiuti con annessa discarica di servizio.
Progetto già autorizzato
Il valore del finanziamento è di circa 40 milioni di euro, un progetto già redatto che attende solo l'avvio della procedura di appalto. «La documentazione inoltrata è quella da porre a gara – incalza Pallaria – per un appalto integrato misto dei lavori (previsti nel progetto definitivo provvisto di ogni autorizzazione) e servizi di gestione. Ciò precisato – conclude la nota – si evidenza ancora una volta che la gara d'appalto che ora si ripropone nella sua interezza deve essere pubblicata nel più breve tempo possibile pena il serio rischio di perdere il finanziamento».
Ecodistretto Vibo
Ma l'ecodistretto di Rossano non è l'unico ad andare incontro ad un possibile definanziamento delle opere, anche l'Ambito territoriale di Vibo Valentia ha sua disposizione un finanziamento del valore di 35 milioni di euro per la realizzazione dell'impianto di trattamento con annessa discarica di servizio. Ma è ben noto che la provincia vibonese ha finora preferito la strada del "gemellaggio" con l'Ambito territoriale di Catanzaro, finito oggi però con minacce di denunce in Procura e richieste d'accesso agli atti alla Cittadella.
Un finanziamento disponibile da 5 anni
Piuttosto che affrancarsi e usufruire del finanziamento pubblico disponibile da almeno 5 anni l'Ato Vibo Valentia continua a percorrere una strada autolesionista che per ora l'ha solo portata ad accumulare rifiuti per strada. Dopo la recente sentenza del Tar che ha stabilito l'obbligo di possedere la certificazione di caratterizzazione dei rifiuti, la discarica di Celico sta respingendo i carichi privi del documento di omologa e fra questi vi sono, appunto, quelli provenienti dall'impianto catanzarese di località Alli, che tratta i soli rifiuti provenienti dall'Ato Vibo Valentia.