La somma anticipata dalle casse regionali per sopperire al mancato pagamento degli enti nel periodo 2013-2018 ammonta a oltre 300 milioni di euro
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Con altri 17 decreti del presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, adottati nella giornata di ieri, prosegue, da parte della Regione, il commissariamento dei Comuni calabresi che non hanno adempiuto al versamento della tariffa di conferimento dei rifiuti. Con i provvedimenti presidenziali viene nominato un commissario chiamato al recupero coattivo nei confronti del Comune del credito maturato dalla Regione, con riferimento in particolare alla tariffa sui rifiuti del 2015 e del 2016, anche se non mancano casi di Comuni inadempienti anche in anni precedenti.
I comuni interessati dai decreti
Gli ultimi decreti riguardano, nello specifico, i comuni di Olivadi, Palermiti, Nocera Terinese, Maida, Guardavalle, Feroleto Antico, (provincia di Catanzaro), Villapiana, Torano Castello, Sant'Agata d'Esaro, Rota Greca, Laino Borgo, Diamante, Bisignano (Cosenza), San Nicola da Crissa, Mileto, Brognaturo e Joppolo (Vibo Valentia). I decreti di commissariamento sono motivati dal fatto che, come si legge nei provvedimenti adottati dal presidente della Regione, «la puntuale riscossione della tariffa consente di poter far fronte alle spese necessarie per il pagamento dei concessionari/gestori dei diversi servizi afferenti la gestione del sistema dei rifiuti, in assenza del quale potrebbero perpetrarsi disservizi e criticità in termini di conferimento/smaltimento dei rifiuti, sino al mancato conferimento dei rifiuti in impianto, con il probabile accumulo lungo le vie cittadine e il conseguente nocumento alla salute pubblica e all'ambiente».
La somma anticipata dalla Regione
Nel complesso - come reso noto dalla Regione nello scorso mese di luglio - la somma anticipata dalle casse regionali per sopperire al mancato pagamento dei Comuni nel periodo 2013-2018 ammonta a oltre 300 milioni di euro. A fine luglio sono stati adottati i primi decreti di commissariamento, che in quell'occasione hanno riguardato 18 Comuni calabresi. (AGI)