L'assessora regionale all'ambiente Antonella Rizzo ha presieduto, stamani, nella sede della Cittadella, una conferenza stampa per illustrare il progetto di mappatura e valutazione dello stato ecologico delle acque marino-costiere della regione, mediante l'applicazione del metodo Carlit.

 

“Oggi annunciamo ufficialmente – ha esordito la Rizzo – la collaborazione con Arpa Calabria, con le Università, con l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale e con il Cnr per un progetto di mappatura delle nostre coste a 360 gradi, attraverso il metodo Carlit del professor Sagara. L'obiettivo – ha spiegato l'esponente della Giunta – è di fare in modo che i nostri mari siano maggiormente tutelati e le nostre coste maggiormente protette. Il metodo Carlit ci consente di adeguarci ad una normativa europea. Ed è anche il frutto di un lavoro che ha coinvolto l'area marina protetta di Isola Caporizzuto, di cui la Regione è stata nominata responsabile da un decreto ministeriale.

 

L'area è tra le più grandi d'Europa e, soprattutto, comprende una varietà di habitat che ci consente di poter affermare che il nostro mare è salubre e che, perciò, va maggiormente protetto. Di conseguenza, con il Por abbiamo messo in campo una serie di attività che ci permettono di intervenire direttamente con studi approfonditi, non soltanto nelle acque e lungo le coste crotonesi, ma su tutto il territorio regionale. Il nostro approccio al progetto – ci ha tenuto a specificare la Rizzo - è ottimistico e positivo. Naturalmente sappiamo che, soprattutto a ridosso della stagione estiva, dobbiamo fare i conti con i problemi della depurazione, ma siamo anche consapevoli che abbiamo delle eccellenze da tutelare, che possediamo dei Siti di interesse comunitario (Sic), terrestri e marini, che costituiscono un'eccellenza, non solo per la nostra regione, e che possono essere oggetto di un turismo naturalistico all'avanguardia”.

 

l.c.