Prevenzione degli incendi: a metà dell'estate numeri positivi

Secondo i dati forniti dalla Protezione Civile, In questa prima parentesi di bella stagione, gli interventi aerei hanno subito un calo del 90% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno

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di Redazione
8 agosto 2018
16:55

Sicuramente i capricci del tempo avranno contribuito a non lasciare spazio a troppe finestre temporali di afa che favoriscono e alimentano gli incendi che, secondo un primo consuntivo, redatto sulla base delle richieste effettuate dalle regioni al Centro Operativo Aereo Unificato (Coau) del Dipartimento della Protezione civile per chiedere l'intervento dei mezzi della flotta aerea dello Stato a supporto delle operazioni svolte dalle squadre a terra e dai velivoli antincendio locali. Lo rende noto il Dipartimento della Protezione Civile sottolineando che il calo rispetto allo scorso anno, quando le richieste furono 1.205, è di circa il 90%. Nel 2016 le richieste sul territorio nazionale erano state 467.

 


Nel 2018 sono state solo 123 le richieste in poco meno di due mesi, il 90% in meno rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. A metà della campagna estiva anti-incendi boschivi, che terminerà il 30 settembre, l'Italia fa segnare un record stavolta positivo, complice anche una stagione invernale piuttosto piovosa. Dai dati del Dipartimento della Protezione Civile emerge infatti che dal 15 giugno ad oggi le Regioni hanno richiesto al Centro operativo aereo unificato (Coau) l'intervento aereo della flotta dello Stato solo in 123 occasioni: la scorsa estate - che è stata particolarmente difficile dal punto di vista degli incendi - erano state 1.205 (appunto, circa il 90% in più) e nel 2016 furono 467.

 

Complessivamente, nel corso delle operazioni di supporto aereo alle squadre di terra e ai velivoli antincendio regionali, la flotta dello Stato ha operato finora per 886 ore, con oltre 5mila lanci di acqua e liquido ritardante ed estinguente. Meno della metà rispetto al 2016, quando i lanci sono stati oltre 12mila, mentre nel 2017 furono più di 32mila. La legge prevede che, in caso di incendio, le prime a intervenire sono le squadre di terra coordinate dalla Regioni. Se poi i roghi sono troppo estesi e il lavoro a terra non riesce ad arginare le fiamme, il direttore delle operazioni di spegnimento può richiedere l'intervento degli elicotteri regionali e, solo in caso questi non siano a loro volta sufficienti, la Regione può richiedere l'intervento della flotta dello Stato.

 

Per la stagione 2018 la flotta aerea dello Stato può contare su un massimo impiego di 31 velivoli, di cui 16 Canadair, 4 elicotteri Eriksson S64F del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e altri elicotteri messi a disposizione dai corpi dello Stato.Dei 16 Canadair due sono operativi nell'ambito del progetto europeo 'Better Use of forest fire extinguishing': i velivoli sono schierati in Italia ma sono in via prioritaria dedicati all'estero in caso di attivazione del Meccanismo di protezione civile europeo.

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