Oltre 7mila chili di pesce sequestrato e sanzioni per 200mila euro. Sono questi i numeri dell’operazione “Nuova nata”, partita all’inizio di febbraio ha visto impegnati uomini e donne della Guardia costiera della Direzione Marittima della Calabria e della Basilicata Tirrenica  in una serie di mirati controlli lungo tutto il territorio giurisdizione. Una stretta, quella della Guardia Costiera, finalizzata a contrastare l’inevitabile incremento  dello  sfruttamento delle risorse ittiche, in particolare la cattura di novellame di sarda e alla  verifica dei requisiti di igiene, qualità e tracciabilità elementi essenziali a cui devono rispondere  tutti i prodotti ittici che arrivano sulle tavole dei consumatori.

L'operazione Nuova nata

Il dispositivo operativo, coordinato a livello regionale dal quinto Centro Controllo Area Pesca di Reggio Calabria, ha permesso di effettuare oltre 1500 controlli, elevare 40 sanzioni amministrative, per un importo complessivo di oltre 200 mila euro ed eseguire 35 sequestri per un totale di circa 7 tonnellate di prodotto irregolare pronto ad essere immesso clandestinamente sul mercato dei prodotti ittici.

Tra le numerose operazioni predisposte, particolarmente rilevante, è stata quella condotta anche con l’ausilio dei mezzi aerei e navali del corpo messi a disposizione dal 2° Nucleo aereo di Catania e dalla sesta squadriglia navale di Messina, che hanno consentito di monitorare tutto il litorale jonico da Reggio Calabria a Rocca Imperiale, permettendo alle pattuglie disposte a terra ed in mare di intercettare e impedire sul nascere l’attività di cattura, con il sequestro di reti, palangari, nasse, e altri attrezzi la cui detenzione ed utilizzo sono autorizzati unicamente ai pescatori professionali.

I sequestri

Grazie alla costante presenza sul territorio di pattuglie, e ad una scrupolosa attività di intelligence, nei giorni scorsi nel porto di Reggio Calabria, si è riusciti ad intercettare 2 persone che,  a bordo di  altrettanti furgoni, nell’intento di eludere i controlli cercavano di  imbarcare per la Sicilia pochi secondi prima che il traghetto salpasse gli ormeggi. A seguito dell’ispezione dei mezzi, sono state rinvenute all’interno degli stessi oltre 680 cassette di “neonata”, circa 4 tonnellate, un quantitativo immenso che,  mai prima d’ora era stato rinvenuto in una singola volta, e che avrebbe fruttato 80mila euro.
Il prodotto ittico, posto immediatamente sotto sequestro, è stato successivamente distrutto su disposizione del responsabile del servizio veterinario locale, in quanto privo di ogni fonte di tracciabilità, mentre ai trasportatori sono state comminate sanzioni amministrative per 50.000 euro.

In altre distinte operazioni sono stati sequestrati circa 800 chili di neonata da parte della Capitaneria di Porto di Crotone, e a seguito di inseguimento per le vie di Corigliano, circa mille chili da parte della Capitaneria di Porto di Corigliano Calabro.

Il novellame

La pesca del novellame di pesce azzurro è, in questo periodo dell’anno, un forte richiamo per i pescatori che, pur sapendo delle pesanti sanzioni cui vanno incontro, difficilmente rinunciano a tale attività fortemente remunerativa. Difatti la radicata tradizione gastronomica e culinaria del sud Italia favorisce un fiorente mercato occulto di tale prodotto che può raggiungere anche un prezzo di 25/30 euro al kg al dettaglio.