Si tratta di un abete bianco secolare, inserito tra gli alberi monumentali d’Italia. L’iniziativa portata avanti dall’associazione “Vivi Serra San Bruno”: «È un’esperienza unica che unisce natura e storia locale»
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Un piccolo viaggio nei boschi delle Serre alla scoperta dell’albero delle fate”. Si tratta di un abete bianco secolare, una vera meraviglia naturalistica. Per ammirarlo, l’associazione "Vivi Serra San Bruno" ha organizzato una escursione notturna in programma domenica 24 luglio. Non si tratta di una iniziativa isolata. Il progetto del sodalizio serrese, guidato da Mario Papasodero, ha preso ufficialmente il via lo scorso anno. Tuttavia, Mario e la moglie, camminatori per passione, sono attivi sul territorio dal 2017. Ogni anno propongono un calendario ricchissimo alla scoperta dei boschi e della ricca biodiversità che custodiscono. Il numero delle adesioni è sempre più alto e nella città della Certosa giungono appassionati provenienti da ogni angolo del Vibonese, Reggino e Catanzarese.
L'obiettivo è quello di offrire ai partecipanti una conoscenza del territorio a 360 gradi. Ecco perchè non viene tralasciata la storia locale: «Passeggiare nel bosco di notte è una esperienza unica. Si scorgono rumori, sensazioni e aspetti che di giorno è impossibile cogliere. L’associazione è nata con l’idea di sensibilizzare le persone alla tutela del bosco. Un luogo che necessita di cure, un luogo da proteggere e non mettere a rischio con incendi o gettando rifiuti», tiene a precisare Mario.
L’escursione partirà da Santa Maria del Bosco alle ore 20.30, il percorso si snoderà verso Mongiana fino a raggiungere l’albero monumentale: «È inserito nell’elenco degli alberi monumentali d’Italia. È qualcosa di meraviglioso in tutta la sua imponenza: ha una circonferenza di 6 metri ed è alto 35 metri. I suoi rami si estendono per 16 metri. Davvero una forza della natura», aggiunge il presidente di “Vivi Serra San Bruno”. Sempre sulla stessa scia, il 28 agosto si svolgerà una escursione su Monte Pecoraro dove è collocato uno degli abeti bianchi più grandi d’Europa. Il dinamico sodalizio non si ferma qui: «Si cerca di rilanciare le eccellenze del nostro territorio, dalla via dei carbonari a quella degli scalpellini dove prelevavano la pietra per realizzare balconi, portali per chiese ed edifici. Non vogliamo che i nostri luoghi vengano dimenticati, per questo l’impegno sul territorio è massimo. Vengono realizzate escursioni anche in inverno, anche con la neve. Il paesaggio è davvero da favola».