Lamezia, valori anomali di arsenico e ferro nei terreni dell’area industriale

Lo dice uno studio dell’Arpacal che rassicura: «Le cause sono naturali». Il report verrà utilizzato per bonificare la zona

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di T. B.
19 febbraio 2020
15:46

Arsenico, ferro e manganese con valori anomali nella zona industriale di Lamezia Terme. È quanto ha appurato uno studio idro-geochimico di area vasta che l’Arpacal ha svolto per conto del Dipartimento Ambiente della Regione Calabria.

Le cause sarebbero naturali e non dipenderebbero dall’intervento dell’uomo. Un dato importante quello acquisito e che sarà utile ai soggetti coinvolti nella bonifica delle aree ricadenti nel territorio indagato per conoscere quello che tecnicamente viene definito valore di fondo naturale (VFN). Si tratta di sostanze, soprattutto per quanto riguarda ferro e manganese, che possono presentare elevati tenori data la loro presenza ubiquitaria nei sedimenti.


Lo studio sui terreni

Lo studio è stato eseguito dal Centro coordinamento regionale controlli ambientali e eischi dell’Arpacal, diretto da Clemente Migliorino, con il supporto del funzionario tecnico Ivan Meringolo. Per la stima del Valori di Fondo sono stati utilizzati i dati provenienti dallo “Studio dei valori anomali di concentrazione degli inquinanti riscontrati nelle acque di falda della zona industriale di Lamezia Terme” redatto dal Enzo Cuiuli e Alessandra Costabile, sotto il coordinamento di Orsola Reillo e Clemente Migliorino.

 

Tutte le attività analitiche sulle acque sotterranee sono state effettuate dal Laboratorio chimico del Dipartimento Provinciale Arpacal di Catanzaro diretto da Domenica Ventrice. Lo studio è stato presentato nell'ambito dei lavori di un apposito Tavolo Tecnico, istituito dal dipartimento Ambiente e Territorio della Regione Calabria e che vede coinvolti, oltre allo stesso dipartimento regionale, l’Unical e l’Arpacal.

La bonifica della zona industriale

Le elaborazioni sono consistite nello studio statistico e geostatistico dei dati di ciascuna sostanza, al fine di giungere alla definizione dei Valori di Fondo naturale (Vfn) ed all'analisi spaziale di As, Fe e Mn (Arsenico, Ferro e Manganese, ndr) nell'area di interesse, coerentemente con le caratteristiche idrogeologiche ed geochimiche definite nel suddetto “Studio dei valori anomali” e per il quale, il presente documento di stima dei Vfn, costituisce il proseguimento del percorso di studio. Le attività sono state pubblicate sul sito web dell’Arpacal.

 

«L’alto livello di professionalità dei nostri tecnici e dei prodotti che realizziamo – ha dichiarato il direttore generale dell’Arpacal Domenico Pappaterra – confermano come il territorio possa ricevere dalla nostra agenzia il giusto supporto tecnico-scientifico che la stessa legislazione di settore ci affida; il tutto nel solco di quanto il sistema nazionale della protezione ambientale, di cui Arpacal è parte integrante, sta tracciando a livello nazionale». L'area sarà bonificata.

Giornalista
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