I lavori di disinsabbiamento del canale dello Stombi per togliere quell’occlusione che oggi tiene “prigioniera” la zona residenziale dei Laghi di Sibari, potranno ripartire a breve. La procura di Castrovilarri, diretta dal procuratore Eugenio Facciolla, ha infatti disposto il dissequestro della foce del canale.

Una notizia salvifica per una delle aree turistiche più importanti del meridione ma che, purtroppo, per l’inerzia dell’amministrazione pubblica è rimasta isolata. E tutto questo nonostante i fiumi di finanziamenti che negli anni sono stati spesi per tentare (ma sempre invano) di risolvere la vicenda.

Benna dragante presto in azione

Nel gennaio di due anni fa la regione Calabria aveva stanziato un contributo straordinario di 130mila euro a favore del Comune di Cassano Jonio per l’acquisto di una draga aspirante che avrebbe dovuto contribuire a risolvere il problema del disinsabbiamento del canale dello Stombi e a garantire la navigabilità dello stesso canale e del porto turistico dei Laghi di Sibari. 

Per diverse vicissitudini, però, l’acquisto e la messa in opera della benna dragante è stata formalizzata solo nel maggio scorso grazie all’impegno della commissione straordinaria che regge le sorti del comune delle terme. Oggi le operazioni di disocclusione possono finalmente partire, nella gioia di turisti e residenti.

Soddisfatta l'associazione Laghi di Sibari

«Il Comune di Cassano – dice il presidente dell’Associazione “Laghi di Sibari”, Luigi Guaragna – ci ha informati dell’avvenuta notifica del provvedimento di dissequestro da parte della magistratura. Una notizia che attendevamo da tempo con trepidazione e che ci riempie di gioia: quella di oggi è una giornata storica».

«Il faticoso lavoro portato avanti in questi mesi, spesso tra incomprensioni, amarezze ed anche polemiche ed attacchi gratuiti, – prosegue Guaragna – è ampiamente ripagato dal risultato finale. Resterà tempo e modo per analizzare le responsabilità dei disastri passati: l’importante adesso è mettersi a lavorare perché i ritardi accumulati possano essere quantomeno ridotti, così da garantire il ripristino della navigabilità quanto prima, possibilmente già attorno alla metà di luglio».

«Noi abbiamo fatto la nostra parte, ai tavoli tecnici e nel confronto leale, e quando necessario severo e critico, con Comune e Regione, garantendo sempre piena collaborazione anche alla magistratura, le cui inchieste consideriamo salutari ed anzi necessarie ai fini di un definitivo chiarimento della vicenda Stombi. Continueremo a fare il nostro: già ieri – conclude Guaragna – abbiamo incontrato i tecnici del Comune e della società incaricata di procedere al completamento della benna dragante. Seguiremo ora l’evoluzione della vicenda con un solo obiettivo: far sì che i lavori di disinsabbiamento possano avere inizio al più presto».