Domani a Crotone, in occasione di un seminario organizzato dal Gruppo Archeologico Crotoniate, Carlo Tansi, geologo e ricercatore del Consiglio nazionale delle ricerche, racconterà la storia geologica più conosciuta e affascinante al mondo, quella della Calabria.

Citata dai testi di geologia delle maggiori università del pianeta anche perché, se da un lato è causa di alluvioni e terremoti di ed è una regione tra le più esposte al mondo ai disastri naturali, dall’altro ha regalato ai calabresi una concentrazione di immense risorse che ne fanno un territorio fortunatissimo, baciata da Dio: la bellezza dei paesaggi, il mare, le montagne, il clima, le acque termali e minerali, la fertilità delle nostre terre, la storia infinita custodita dall’immenso patrimonio artistico e archeologico. Un tesoro di inestimabile valore abbandonato in fondo al mare, di cui i calabresi non sono consapevoli, che bisogna portare in superficie per creare ricchezza, lavoro e prosperità per le nuove generazioni, e bloccare la fuga di braccia e cervelli.