Per un breve lasso di tempo si tornerà a scaricare nell'impianto di Sovreco. Intanto, la Cittadella mette sul piatto 3 milioni e mezzo per portare l’immondizia fuori Calabria
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"Il ricorso alla discarica di Sovreco è determinante per assicurare la corretta gestione dei rifiuti nella stagione estiva". Dopo mesi trascorsi a prendere le distanze dalla discarica privata di Crotone, la Cittadella dà nuovamente la stura ai conferimenti nell'impianto di proprietà del gruppo Vrenna. Il dispositivo, oltre a portare la firma della Regione Calabria, ha in indirizzo quasi tutti gli impianti di trattamento dei rifiuti regionali.
Ancora Sovreco
A partire da venerdì scorso e per un breve lasso di tempo si potrà così nuovamente conferire gli scarti di lavorazione nella discarica privata. Il provvedimento con cui vengono fissati i quantitativi - il maggior numero spetta all'Ato di Crotone (180 tonnellate al giorno) - apre però anche agli altri territori. La città metropolitana è stata autorizzata a conferirne 90 al giorno, l'impianto catanzarese di Alli che gestisce i rifiuti dell'Ato Vibo Valentia ne ha ottenuti 60 al giorno e 30 all'impianto lametino.
La doppia morale
Un provvedimento che ha però fatto storcere non poco il naso alla società Sovreco nei confronti della quale la Regione sembra adottare una doppia morale. Scomparsa dalle ordinanze contingibili e urgenti licenziate dalla presidente, Jole Santelli; ricompare però puntualmente quando il sistema si avvia al collasso e, quindi, ripresa in considerazione in dispositivi che autorizzano conferimenti in urgenza. Ad essere impiegate questa volta, così come nel recente passato, nuove volumetrie "scoperte" all'esito di verifiche tecniche e ottenute, sembrerebbe, da un processo di assestamento dei rifiuti. Sono 10mila gli ultimi spazi individuati nella discarica privata che la Regione ha deciso di asservire al circuito pubblico.
L'altra via
Mentre sembra essere arrivata a definizione la procedura, supervisionata dalla Cittadella, per trasportare fuori dai confini calabresi gli scarti di lavorazione. La Regione è riuscita ad individuare 3 milioni e mezzo da mettere a disposizione di operatori privati che si facciano carico di smaltire i rifiuti trattati negli impianti calabresi. Una spesa di non poco conto dal momento che l'importo a base d'asta risulta essere 210 euro a tonnellata comprensivo di trasporto. Due le società private scelte, il Gruppo Hera, bolognese e Mantova Ambiente, che smaltiranno i rifiuti calabresi senza limiti di tempo ma disponendo di unico tetto, quello finanziario delle risorse disponibili, nella speranza che si riesca a oltrepassare senza troppi contraccolpi il periodo estivo.