Si terrà all’UniCal il XXIII Simposio europeo sui predatori marini. I ricercatori sostengono che la popolazione di questi esemplari stia diminuendo ogni anno ad un ritmo preoccupante
Tutti gli articoli di Ambiente
PHOTO
Nel mondo esistono almeno 440 specie di squali. Ancora meno noto, è che milioni di esemplari si trovano al momento a rischio estinzione. Il loro pericolo più grande è rappresentato dall’uomo. Sono infatti minacciati sia dalla pesca di tipo intensivo sia dalla stessa attività svolta per mero scopo di intrattenimento. Ogni anno 100 milioni vengono uccisi prevalentemente per ragioni futili. In pratica annualmente vengono catturati il 7-8% del totale di tutti gli squali.
Squali a rischio estinzione
Qualunque percentuale superiore al 4,9% rappresenta una minaccia per la sopravvivenza a lungo termine di qualsiasi specie, soprattutto per animali con tempi di riproduzione e crescita piuttosto lunghi. Gli squali sono presenti sulla terra da circa 400 milioni di anni. Parliamo di predatori che si sono adattati straordinariamente, occupando un ruolo importantissimo: sono tra le specie che garantiscono la stabilità di tutto l’ecosistema, essendo ai vertici della catena alimentare. Per questo anche solo la riduzione numerica della specie, comprometterebbe molto l'ambiente marino.
Il congresso in Calabria
Come ormai tradizione, esperti di tutto il mondo si riuniscono per fare il punto sulla situazione. Quest'anno si ritroveranno in Calabria. Ad ospitare il XXIII Congresso europeo sugli Squali, sarà l'Unical. Il Dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienza della Terra dell’Università della Calabria, il Gruppo italiano ricercatori squali ed il Centro studi squali, saranno insieme dal 16 al 18 ottobre 2019. Il meeting della European Elasmobranch Association vedrà la partecipazione dei maggiori studiosi europei e mondiali. Durante il Convegno saranno illustrati importanti risultati scientifici per promuovere la conoscenza e accrescere la cognizione della conservazione degli elasmobranchi. Il tema dell’incontro sarà “Comunicare gli elasmobranchi”. Per questo motivo, l’intera conferenza sarà trasmessa gratuitamente in streaming e i contributi scientifici dell’incontro saranno pubblicati in un numero speciale del “European Zoological Journal”.