Continua la querelle tra il Comitato San Mango Pulita e l’amministrazione del borgo relativamente al percorso avviato per la realizzazione di un impianto di stoccaggio e smaltimento di rifiuti pericolosi. Una vicenda sulla quale si è “battagliato” molto e diverse sono state le prese di posizione. L’ultimo atto andato in scena era stato due mesi fa con la seduta straordinaria di consiglio comunale inerente la richiesta di revoca di delibera del 17 settembre 2020 «che di fatto – scrive in una nota il movimento ambientalista - diede il via all'istanza del progetto d'impianto di rifiuti pericolosi in Località Trearie a San Mango d'Aquino (con quella delibera infatti il Consiglio comunale deliberò la concessione, per subentro ad una precedente ditta, del diritto di superficie novanta novennale e dell’immobile costruito sulla stessa area, alla ditta subentrante S2A Consulting s.a.s.)».

Da allora è rimasto tutto fermo. Ecco perché il Comitato San Mango Pulita «reitera la richiesta urgente di revoca della delibera, posto che la stessa fu assunta sulla base di una falsa o comunque erronea rappresentazione della realtà, in quanto secondo le dichiarazioni degli stessi amministratori, essi non sapevano che la ditta avrebbe di lì a poco presentato una richiesta di autorizzazione alla Regione Calabria per un’attività di messa in riserva e smaltimento di rifiuti pericolosi e non pericolosi».

«Il tre marzo 2020 il Consiglio comunale ha deliberato, a voti unanimi, di manifestare profonda contrarietà all’istanza presentata dalla S2A Consulting s.a.s. alla Regione Calabria per l’autorizzazione del progetto alla costruzione e all’esercizio di un impianto di messa in riserva e smaltimento di rifiuti pericolosi e non pericolosi nel Comune di San Mango d’Aquino. – ricorda il Comitato - Nel consiglio del 30 dicembre 2020 non sono mancati invece i colpi di scena, il vicesindaco e i due consiglieri di opposizione si sono dichiarati apertamente a favore del progetto della ditta, cambiando completamente opinione, nonostante il progetto non sia invece cambiato».

«Quel consiglio – si legge nella nota - si concluse però senza alcuna votazione finale, lasciandola di fatto in sospeso, su proposta del sindaco, in attesa di conoscere eventuali sviluppi da parte della Procura della Repubblica che, a detta dello stesso sindaco, pare abbia avviato degli accertamenti. Le contraddizioni su questa vicenda continuano quindi a susseguirsi e appaiono sempre più evidenti, mentre le decisioni politiche restano sospese e sembrano purtroppo non trovare un filo coerente».

«La comunità di San Mango ha il diritto di avere delle risposte chiare. Il Comitato fa ancora una volta appello alla responsabilità di tutti i consiglieri - chiude il comunicato - perché questa vicenda possa risolversi con la trasparenza dovuta».