“Il Piano di sviluppo rurale della Regione Calabria, a cui stanno lavorando alacremente la Giunta ed il presidente Mario Oliverio, è in fase avanzata”: lo ha sostenuto, intervenendo in rappresentanza del Presidente della Regione, D’Acri, che ha aggiunto: “Il governo regionale ha recepito le osservazioni dell’Ue ed ha fornito risposte finalizzate ad una immediata stesura del documento finale, apportando i dovuti correttivi a tutti quegli aspetti non coerenti con le specificità territoriali. In vista di ciò, ha aperto un tavolo di confronto con le organizzazioni agricole di categoria e con il territorio per recepire le istanze provenienti dal basso, al fine di rendere il Psr un documento del tutto aderente alle peculiarità e particolarità delle nostre zone”. Sulle prospettive della nocciola, D’Acri ha sottolineato “la necessità di rilanciare il ruolo dei Gal e le attività imprenditoriali giovanili. In Calabria abbiamo un’agricoltura a due velocità. Allo sviluppo di quella cosiddetta “di pianura”, che va sostenuta ed incentivata, anche in adesione alle Linee guida dell’Ue in materia di sviluppo delle aree interne, i Gal sono in grado di offrire un notevole contributo come dimostrato dai bandi sulle microfiliere della nocciola varati dal Gal Serre Calabresi – Alta Locride”. Ad avviso del consigliere regionale (Democratici Progressisti) Arturo Bova “Quello che sta accadendo oggi a Torre di Ruggiero è l’esempio più calzante di come dovrebbe prendere quota lo sviluppo della Calabria. Uno sviluppo che è espressione di una nuova filosofia di rilancio delle nostre zone basata sull’idea che la crescita territoriale deve partire dal basso, attraverso il coordinamento di tutti gli attori operanti nelle nostre zone che devono sedersi allo stesso tavolo con pari dignità e con pari dignità devono avanzare proposte di utilizzo e gestione delle risorse. No alla parcellizzazione dello sviluppo, sì alla sinergia di intenti tra popolazioni, imprenditori, sindacati, amministrazioni comunali, sindaci, provincia, regione e, quindi, governo”. La consigliera regionale Flora Sculco di Calabria in Rete ha illustrato la mozione  che presenterà in Consiglio: “Dobbiamo perfezionare l’iter di riconoscimento per la nocciola coltivata in Calabria come denominazione commerciale storica ‘Tonda Calabrese’, al fine di ottenere l’Indicazione Geografica Protetta, marchio comunitario necessario per preservare anche con risvolti economici un patrimonio genetico locale da tutelare perché fonte di biodiversità di notevole valore sociale, culturale oltre che scientifico”.