I cittadini non vogliono la riapertura dell’impianto di smaltimento dei rifiuti, pericolosi e non, di contrada San Sago di Tortora, e per ribadirlo stavolta hanno scelto la strada della petizione popolare. A promuoverla è stato il Comitato per la difesa del Fiume Noce, che da oltre un decennio si occupa della tutela dell’omonima Valle. Il sito sorge al confine calabro lucano e sole poche centinaia di metri dalla discarica.

A Praia a Mare i cittadini stanno sottoscrivendo una petizione per dire no alla riapertura dell'impianto di smaltimento di località San Sago di Tortora

La lunga diatriba

Come ricorderanno i lettori, l’impianto fu chiuso anni addietro per presunto inquinamento ambientale. Dopo i controlli e la fine dell’iter giudiziario, conclusosi con assoluzioni e prescrizioni che non hanno evidenziato alcuna responsabilità, la società titolare ha richiesto e ottenuto tutte le autorizzazioni per il riavvio delle attività, che potrebbe registrarsi a breve. Dopo che le associazioni ambientaliste e le amministrazioni dei comuni della Valle del Noce hanno portato la vicenda in ogni aula di tribunale, ora si attendono gli ultimi due pronunciamenti: una sentenza del Consiglio di Stato e una sentenza sugli usi civici. Se anche queste daranno ragione alla società titolare, la discarica di San Sago potrà riaprire.

La petizione

Da ieri pomeriggio alle 18, i volontari del comitato stazionano al gazebo installato lungo il viale della Libertà per raccogliere le firme dei cittadini. È possibile recarsi tutti i giorni, fino al 12 gennaio, dalle 18 alle 23. Un’altra petizione è stata aperta sulla piattaforma online chenge.org. Infine, il presidente del comitato, Giuseppe Ricciardi, provvederà a inviare le firme raccolte al presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella. Gli organizzatori fanno sapere che nella sola giornata di ieri sono state raccolte circa 600 firme. I primi ad apporre la propria firma sul foglio sono stati Antonino De Lorenzo, Toni Iorio e Pasquale De Franco, rispettivamente sindaci di Praia a Mare, Tortora e Aieta. «Analoghe postazioni itineranti di raccolta firme in presenza – aggiungono dal comitato - saranno, a rotazione, contestualmente attive presso ciascun Comune della Valle del Noce».