L’ente intermedio pitagorico ha inoltrato parere di “totale contrarietà” alla Regione Calabria, facendo eco a quello del Comune che subito dopo la Conferenza dei servizi aveva annunciato battaglia
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Anche la Provincia di Crotone dice no al progetto per una nuova discarica in località Giammiglione presentato dal gruppo abruzzese Maio. L’ente intermedio pitagorico fa sapere di aver inoltrato alla Regione Calabria il parere di “totale contrarietà”, trasmesso anche al Comune di Crotone, che subito dopo la Conferenza dei sevizi di mercoledì aveva annunciato battaglia. Da via Mario Nicoletta ricordano, inoltre, che già l’11 settembre 2009, il Consiglio provinciale si era espresso negativamente sul progetto con propria delibera.
Le ragioni del no
La Provincia, in particolare, nell’argomentare la propria posizione, spiega che l’area su cui dovrebbe sorgere la discarica è a destinazione agricola ed è stata oggetto di ritrovamenti archeologici, mentre nei dintorni «si rinvengono zone di produzione di prodotti tipici». Non solo: secondo l’ente intermedio «manca uno studio approfondito sulla diffusione di inquinanti e di immissioni o origine che contempli la distanza dai centri/nuclei abitati in relazione alla direttrice dei venti dominanti».
Inoltre «il piano dei livelli di guardia per le emissioni gassose deve essere meglio definito relativamente alla presenza di emissioni all’esterno dell’impianto, ed un piano di intervento nel caso in cui si dovessero verificare superamenti dei limiti. In relazione al benessere ed alla salute umana non è stata fatta adeguata analisi circa la compatibilità delle conseguenze dirette ed indirette dell’attività con gli standard ed i criteri per la prevenzione dei rischi riguardanti la salute umana a breve, medio e lungo periodo, con particolare attenzione alle emissioni».
Le carenze
La Provincia osserva, poi, che «manca un approfondito studio ed analisi idrologica della zona per valutazioni adeguate sugli apporti meteorici e relativa validità dei sistemi di canalizzazione, intercettazione, trattamento e smaltimento delle acque», evidenziano la «precarietà viaria delle due strade di grande comunicazione, SS106 e SS 107 Silana-Crotonese e la strada locale d’accesso alla discarica (SS107 bis)».
Nella nota, si rammenta anche «l’interferenza con il PRG del comune di Scandale, atteso che la zona limitrofa è individuata come zona adibita ad area industriale e destinata anche a insediamenti produttivi agro-alimentari».
In conclusione: «Lo studio di fattibilità sottoposto a parere non è inoltre esaustivo e necessita di approfondimenti e studi. Vi è incoerenza ed incompatibilità con gli strumenti vigenti di pianificazione e programmazione territoriale, ed è per questo che si esprime la totale contrarietà alla realizzazione della discarica, per rifiuti pericolosi e non, all’interno del sito denominato Giammiglione»