Presentata oggi a Napoli, vede un ente privato e un'amministrazione pubblica insieme per abbattere le emissioni di CO2 e creare un «esempio di sostenibilità ecologica»
Tutti gli articoli di Ambiente
PHOTO
È stata presentata, al Museo Darwin Dohrn (DaDoM) della Stazione zoologica Anton Dohrn di Napoli, “Cenergam”, la prima comunità energetica nata dalla collaborazione tra la sede calabrese della Stazione zoologica Anton Dohrn e il Comune di Amendolara che la ospita. Presenti il presidente della Stazione zoologica Anton Dohrn Chris Bowler, Antonello Ciminelli, referente Comunità energetica amendolarese e già sindaco di Amendolara, e Silvestro Greco, vicepresidente e direttore della sede Calabria della Stazione zoologica Anton Dohrn.
«È una nostra responsabilità partecipare a questo tipo di azioni, la presenza della Szn in Calabria testimonia la volontà di partecipare con la comunità ed essere un esempio su come possiamo tutelare al meglio l’ambiente e creare esempi di sostenibilità ecologica – afferma il presidente Chris Bowler –, spero che, a partire dal nostro piccolo gesto, vedremo il moltiplicarsi di queste attività che coinvolgono sia enti di ricerca che enti territoriali».
La comunità energetica amendolarese si inscrive nell’ambito delle comunità di energia rinnovabile costituita, in particolare, da privati cittadini, enti e imprese, che consumano energia autoprodotta con impianti alimentati da fonti rinnovabili. La comunità si instaura all’interno del progetto Crimac - Centro ricerche e infrastrutture marine avanzate in Calabria, finanziato dal ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca (attuale Mur) attraverso il fondo Fsc 2014-2020 Piano stralcio «Ricerca e Innovazione 2015-2017» – Programma nazionale infrastrutture di ricerca (Pnir), linea d’azione 1, coordinato da Silvestro Greco.
«Oggi la storia ci insegna che è fondamentale prendere parte a progetti e mettere in campo azioni per ridurre al minimo le emissioni di CO2 – sostiene Silvio Greco –, la creazione e l’avvio di questa comunità energetica in Calabria rappresenta un piccolo gesto che farà pochissimo, ma dà il segno della nostra volontà, ovvero non contribuire alle emissioni di CO2».
«Abbiamo già iniziato i lavori ad Amendolara – continua il professore – per la costruzione di un nuovo impianto destinato ai parcheggi dei dipendenti e dei visitatori, quindi saremo totalmente autonomi dal punto di vista energetico e avremo anche la possibilità di rimettere in rete una consistente quantità di energia, per restituire qualcosa alla città che ci ospita. Nessuna stazione è mai stata sul mar Ionio, che attualmente è il mare meno studiato in Italia».
«L’impegno della stazione – conclude – è quello di restituire alla regione Calabria prima, e a tutta l’Italia poi, un modo nuovo di fare ricerca, un modo di porsi, in termini politici verso la cittadinanza. La ricerca ha in seno questo impegno che definiamo terza missione, noi ricercatori abbiamo il dovere di restituire in qualche modo alla collettività, che ci ha permesso di fare tutto questo, dobbiamo impegnarci nella salvaguardia di altre specie».
Cenergam è annoverata tra le comunità registrate al Gse – Gestore servizi energetici, dove la prestigiosa Stazione zoologica Anton Dohrn di Napoli riveste il ruolo di prosumer, ovvero produttore e consumatore di energia allo stesso tempo. Ciò consente una immissione in rete della energia eccedente che resta a disposizione degli associati “consumatori”. Infatti, scopo principale della comunità è quello di fornire benefici ambientali, economici e/o sociali ai propri membri e alle aree in cui operano».
«La mission di questa comunità e del progetto, nato con la Stazione zoologica Anton Dohrn, è mettere a disposizione di questo pianeta, del futuro di questo pianeta e quindi e dei propri figli, la capacità di realizzare progetti che hanno come obiettivo centrale il risparmio di CO2 e l’abbattimento delle energie fossili – afferma Antonio Ciminelli –. Parlare di comunità energetica significa anche lanciare un messaggio forte: è necessario penalizzare l’aspetto economico a favore di quello ambientale. Noi siamo la dimostrazione pratica che un ente territoriale, un ente scientifico, un imprenditore e un privato possono unirsi, per realizzare un progetto la cui importanza primaria è l’aspetto socio-ambientale, che fa da traino per l’intero Paese».
Il risparmio di CO2 e di energia fossile rappresentano i primi e più importanti risultati di un’esperienza straordinaria, la cui realizzazione è un esempio di collaborazione sinergica tra pubblico e privato che ha pochi eguali, soprattutto nel Sud Italia.