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Firmato il piano di rientro tra Lamezia Multiservizi e Ciarapanì, dovrebbe essere giunta ad un punto di svolta la questione dei lavoratori della cooperativa sociale dedicata alla raccolta dei rifiuti porta a porta, che si erano visti recapitare un avviso di pre licenziamento. Oltre al piano, l’amministrazione comunale ha effettuato dei mandati di pagamento alla Multiservizi che ora li dovrebbe girare alla Ciarapanì entro il cinque febbraio.
Ma i lavoratori rimangono all’erta e in attesa di ulteriori conferme. Durante il consiglio comunale di ieri è stata presente una loro rappresentanza e i sindacati hanno espresso le loro preoccupazioni. La paura è che buona parte della liquidità venga utilizzata per sanare situazioni debitorie che la cooperativa ha con le banche e causate sempre dai mancati pagamenti avvenuti in passato dalla società partecipata del Comune.
Ma non solo. I sindacati chiedono che il prossimo bando contenga clausole sociali. «Se le cose rimangono come allo stato attuale, con il vincolo di 200 mila euro massimo l’anno da dare alle cooperative sociali – ha spiegato il sindacalista Uil Francesco Caccamo - i lavoratori continueranno a non potere lavorare più di 21 ore settimanali e non potranno mantenere dei livelli reddituali adeguati».
E su questo punto si è spinto anche il consigliere di Gruppo Misto Nicola Mastroianni che ha proposto una mozione per inserire nei capitolati di accordo la clausola sociale di salvaguardia per tutto il personale qualora dovesse verificarsi l’ipotesi di passaggio dall’attuale gestione a una nuova, ma anche che questa clausola diventi obbligatoria per l’aggiudicazione di un’eventuale gara d’appalto del servizio.
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