Castace, il torrente che fa ancora paura: «Siamo nelle mani di Dio»

VIDEO | Il corso d’acqua nel territorio di Catanzaro è esondato più volte allagando case e strade. I residenti: «Queste aree non vengono mai pulite, siamo esasperati»

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di Luana  Costa
14 novembre 2019
15:41
Il torrente Castace a Catanzaro
Il torrente Castace a Catanzaro

«Certamente si vive male perchè quando arriva la pioggia forte, c'è anche sempre timore». Non è facile la vita di chi ha scelto di costruire la sua abitazione a poca distanza da un torrente o da un fiume. E la conferma arriva dai residenti del quartiere Cava, a Catanzaro, dove gli appartamenti e gli edifici sono stati tirati su lungo i fianchi del torrente Castace. Qui i residenti convivono con le intemperie delle acque, nelle secche estive così come nelle piene invernali. «Un po' di timore c'è ancora - confessa un altro residente - soprattutto per casa di mio figlio».

 


L'amministrazione comunale era già intervenuta lungo il corso del torrente costruendo muri contenitivi per limitare le esondazioni che ad ogni ondata di maltempo allagavano case e strade. Ma vi sono ancora alcuni lavori che non sono stati portati a termine. Palazzo De Nobili è infatti beneficiaria di un finanziamento del valore di 985mila euro per il ripristino della officiosità idraulica del torrente Castace, in pratica si tratta della cura dell'alveo. Le risorse erano state programmate nel 2010 dall'ufficio del commissario straordinario per il dissesto idrogeologico e poi rifinanziate nel 2018 ma solo lunedì l'amministrazione comunale di Catanzaro riprende in mano la pratica pubblicando una determina con cui si assegna un nuovo incarico professionale nell'ambito della progettazione esecutiva.

 

«Rilevato che, alla luce del tempo trascorso tra la progettazione preliminare ed oggi, visti anche gli innumerevoli eventi alluvionali che hanno colpito la zona oggetto di intervento alla luce del sopralluogo effettuato sul posto si è potuto constatare che la situazione rappresentata negli elaborati grafici è completamente cambiata - si legge nel documento - per cui al fine di redigere una progettazione coerente con lo stato dei luoghi si rende necessario effettuare un nuovo rilievo celerimetrico al fine di potere determinare le effettive quantità di materia da computare». E in effetti nel frattempo nel letto del torrente sono cresciute vere e proprie foreste di vegetazione.

 

«Il fiume non è di nostra competenza - chiarisce un residente - dunque è opportuno che prima dei periodi critici si preveda la normale pulizia». «Qui ci sono tre metri di materiali di sedime - aggiunge un'altra residente -. Queste aree non vengono mai pulite, io vivo qui e lo posso certificare. Viviamo in allerta meteo quotidianamente, siamo esasperati da questa situazione che nessuno provvede a risolvere. Siamo ormai rassegnati e nelle mani dela divina provvidenza».

Giornalista
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