«Se ripenso a quei giorni mi vengono in mente momenti drammatici, vedere un’opera così importante, così imponente e rilevante per la comunità bovalinese inghiottita dal mare fa certamente pensare e non può che essere una ferita ancora aperta». 

Così il sindaco di Bovalino Vincenzo Maesano commenta il 24 febbraio del 2019, quando una forte mareggiata devastava il lungomare San Francesco di Bovalino; il giorno dopo l’amministrazione comunale chiedeva fosse riconosciuto lo stato di calamità

«Ad oggi ancora - spiega Maesano - un risarcimento dei danni patiti in conseguenza alla nostra richiesta di calamità naturale non c’è stato. Stiamo attendendo e abbiamo sollecitato la Regione così come abbiamo mandato le comunicazioni anche al governo. Tuttora quindi siamo in attesa di risposte perché è un ristoro che la comunità merita per i danni subiti

Nonostante siano passati quattro anni in questo tempo abbiamo cercato di fare di tutto - aggiunge - abbiamo fatto dei piccoli interventi di riqualificazione del lungomare perché dal punto di vista sociale, economico e turistico il lungomare meritava e merita un’attenzione maggiore»;

Nel frattempo lo scorso anno il comune di Bovalino ha ottenuto dal Ministero dell’Interno un finanziamento da 2 milioni di euro da destinare alle opere pubbliche, una somma che si è deciso di investire proprio sul lungomare; nonostante ciò - spiega il sindaco - la somma non sarà completamente sufficiente a raggiungere il risultato sperato.

«Oggi devo dire alla mia comunità che quei soldi, anche con l’aumento dei prezzi non saranno sufficienti a fare il lavoro che ci aspettavamo e che volevamo, però certamente garantiranno la possibilità di usufruire nuovamente di una parte del lungomare così centrale e nevralgica. Al tempo stesso stiamo lavorando per utilizzare in tutto o in parte le economie di cui disponiamo per le strade del centro e destinarle proprio al lungomare, in modo tale da allungare il più possibile il rifacimento dello stesso». 

Il primo cittadino poi precisa: «Voglio sottolineare quanto mi è stato spiegato dagli ingegneri, e cioè che non si tratta di una semplice riqualificazione. Una volta che il mare distrugge il lungomare è necessario che ci siano delle precauzioni dal punto di vista strutturale e progettuale, questo comporta degli accorgimenti e degli indirizzi tecnici che assorbono la quasi totalità delle risorse economiche di cui disponiamo con il finanziamento. Cosa che non accade chiaramente nelle zone non interessate dal crollo strutturale e in cui si può attuare una riqualificazione».

Nei giorni scorsi l’amministrazione comunale ha completato un lungo iter procedurale e la gara d’appalto è stata pubblicata con scadenza fissata al 13 di dicembre. 

«I lavori, per una serie di ragioni strettamente burocratiche, non inizieranno entro l’anno - aggiunge Maesano - noi faremo di tutto perché i lavori inizino prima della primavera con la speranza di poterli ultimare nel più breve tempo possibile. I tempi sono cadenzati da un cronoprogramma imposto proprio dalle scelte tecniche legate al fatto che c’è stato un crollo strutturale e che si deve fare in modo di impedire che una situazione come quella verificatasi quattro anni fa possa ripetersi distruggendo nuovamente la struttura».

Sul progetto Maesano conclude «È interesse in primis dell’amministrazione garantire a tutta la comunità un lungomare degno di questo nome ed il progetto va proprio in questa direzione, è un progetto davvero interessante e il risultato sarà molto gradevole anche rispetto all’attuale lungomare, vogliamo chiaramente che il colpo d’occhio sia tale da attirare quanta più gente possibile, deve essere un importante centro di aggregazione per i cittadini ed una importante attrazione per tutto quel turismo che sceglie la Calabria ed in particolare la Locride».