VIDEO | Il progetto finanziato dal Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca coniuga tutela ambientale e promozione turistica. «Mare pulito? Lo testimoniano le due colonie di cavalluccio marino presenti qui»
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Trecento moduli a forma di campana che costituiranno un rifugio per numerose specie che troveranno un habitat ideale per la riproduzione, nonché un deterrente per la pesca a strascico svolta illegalmente. È questo l’obiettivo del progetto finanziato dal Feamp (Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, ndr) attraverso la Regione Calabria, che prevede l’installazione di barriere ecosostenibili al largo delle coste di Roccella Jonica e Marina di Gioiosa per un costo complessivo di 600mila euro.
«È un altro tassello in coerenza con lo sviluppo della “blue economy” che abbiamo lanciato lo scorso anno – ha spiegato il sindaco di Roccella Jonica Vittorio Zito -. Esiste un tipo di turismo legato al diving e alla pesca che beneficerà di questo progetto».
I moduli che sono stati posizionati a Marina di Gioiosa, in un’area in cui è rilevante la presenza del cavalluccio marino, favoriranno la conservazione del loro habitat e la ricerca scientifica, consentendo lo svolgimento di particolari studi sull’insediamento e la colonizzazione degli esemplari.
Una sorta di “isola sommersa protetta” che col tempo diventerà attrattiva anche per le immersioni sportive. «L’ippocampo è l’elemento che più di qualsiasi strumento scientifico misura la purezza delle acque marine – ha evidenziato il primo cittadino gioiosano Geppo Femia -. Il fatto che esistano due colonie certifica che il mare che bagna le nostre coste è pulito».