Licenziate due proposte di legge su occupazioni senza titolo degli alloggi di edilizia residenziale pubblica e sulla tutela degli alberi monumentali
Tutti gli articoli di Ambiente
PHOTO
Due le proposte di legge licenziate oggi all’unanimità dalla quarta Commissione consiliare “Assetto e Utilizzazione del territorio e Protezione dell’Ambiente”, presieduta dal consigliere Domenico Bevacqua. Si tratta del testo normativo n. 300/10^, d’iniziativa dei consiglieri Battaglia, Aieta, Bevacqua, D’Acri, Giudiceandrea, Mirabello, Neri, Sculco Sergio, Arruzzolo, Cannizzaro, Nucera, Bova, Morrone e Guccione su Norme per la regolarizzazione delle occupazioni senza titolo degli alloggi di edilizia residenziale pubbliche e della proposta di legge della Giunta su Tutela e valorizzazione degli alberi monumentali e della flora spontanea autoctona della Calabria. Rinviata, invece, per ulteriori approfondimenti la proposta normativa in materia di incendi boschivi.
L’amianto in Calabria
Al centro dei lavori dell’organismo consiliare anche la problematica “Amianto” in Calabria su cui, in uno scambio dialettico con i consiglieri presenti, hanno fornito puntuali contributi: Paola Serranò, consigliere comunale in rappresentanza del Comune di Reggio Calabria; Teresa Oranges, dirigente ARPACal; Raffaele Mauro, direttore generale dell’ASP di Cosenza e Sandro Giuffrida, direttore del Servizio Igiene e Sanità Pubblica in rappresentanza dell’ASP di Reggio Calabria. Sul tema, è stata ascoltato anche l’assessore regionale alla Tutela dell'Ambiente, Antonietta Rizzo che ha richiamato il lavoro svolto ed ha fatto il punto sull’attività di mappatura delle zone interessate da amianto. «È stata eseguita e riportata nel Piano regionale dell’amianto, approvato a dicembre 2016, una mappatura georeferenziata che ha fatto il Dipartimento, proprio delle coperture in cemento amianto mediante telerilevamento dalla quale emerge una quantità di amianto ipotizzata orientativamente intorno alle 200 mila tonnellate, quantitativo di cui però non è noto lo stato di conservazione. Alla Calabria sono stati assegnati circa 43 milioni di euro, risorse che potranno essere utilizzate esclusivamente per gli edifici pubblici con delle priorità per le scuole pubbliche e per gli ospedali». In merito, il presidente Bevacqua ha espresso «apprezzamento per il lavoro fin qui realizzato, sottolineando come il tema sia di estrema rilevanza per i risvolti di salute pubblica e di risanamento ambientale».
Lo svincolo Sant’Eufemia
Si è poi parlato della problematica relativa allo svincolo autostradale di Sant’Eufemia d’Aspromonte. Sul punto sono stati ascoltati Vincenzo Saccà, già sindaco del Comune di S.Eufemia D’Aspromonte il quale ha fatto un accorato appello non disgiunto da un richiamo alle responsabilità «rispetto alla chiusura di uno svincolo che - ha detto - è stato per 50 anni la porta dell’Aspromonte e che ha rappresentato uno strumento di sviluppo economico, sociale e di scambio con le popolazioni vicine». Sull’argomento sono stati ascoltati anche: Giuseppe Caruso (Comitato promotore svincolo di autostradale di Sant’Eufemia), Carlo Muscatello, in rappresentanza di Anas e Santo Ventre, sindacalista Fsa. «A chiusura dell’audizione e dopo l’intervento del collega Nucera che ha ribadito la volontà politica di superare l’impasse e di ripristinare condizioni di legalità e rispetto verso i territori interessati - ha detto il presidente Mimmo Bevacqua - abbiamo avuto la rassicurazione da parte dell’assessore regionale ai Lavori Pubblici, Roberto Musmanno che si farà promotore di un Tavolo operativo con Anas, Comitato e Sindaci interessati per una rivisitazione del progetto sullo svincolo attuale al fine di costruire percorsi alternativi economicamente sostenibili e fattibili».
«Infine - ha concluso il presidente della quarta Commissione - abbiamo avuto modo di apprendere dall’assessore alla Pianificazione territoriale ed urbanistica, Franco Rossi e dalla coordinatrice task force ‘Contratti di Fiume’ della Regione Calabria Emilia Manfredi, lo stato dell’arte dei Contratti di Fiume, introdotti, su impulso del presidente del Consiglio regionale Nicola Irto, nella legge urbanistica quali strumenti volontari di programmazione strategica e negoziata per contribuire alla riduzione dei cambiamenti climatici. Essi perseguono la corretta gestione delle risorse idriche, la valorizzazione dei territori pluviali e costieri, unitamente alla salvaguardia dal rischio idraulico in linea con le politiche europee sull’ambiente e la qualità della vita. Dall’inserimento di tali strumenti nella legge urbanistica è iniziato un percorso molto interessante che ci ha visti premiati come Regione Calabria anche a livello europeo e c’è la volontà di far diventare sempre più organica la politica dei ‘Contratti di Fiume’».
Alla seduta hanno partecipato i consiglieri Giovanni Arruzzolo, Giovanni Nucera e Giuseppe Neri.