Piuttosto che transitare da quel budello sulla 106 diventato un vero e proprio caso nazionale, automobilisti e camionisti hanno deciso di passare al piano B, attraversando il greto del torrente Allaro su uno sterrato non autorizzato a proprio rischio e pericolo. L’ipotesi di realizzare un guado alternativo al viadotto osservato speciale è stata definitivamente scartata. La costruzione infatti avrebbe tempi più lunghi rispetto a quelli prospettati da Anas.

Intanto presto inizieranno le opera di bonifica nell’alveo del torrente, che sarà ripulito da massi ed erbacce, mentre lunedì inizieranno i lavori di rinforzo delle pile 5 e 6 del ponte repubblicano. Per lo start vero e proprio dei lavori di ricostruzione servirà ancora aspettare.

Il contratto stipulato ieri a Roma con il Consorzio Valori Scarl per le opere in Calabria, consentirá di realizzare anche i lavori di ricostruzione del ponte Allaro (monarchico) e la realizzazione  di un guado provvisorio per il transito dei mezzi pesanti.

In attesa del prossimo incontro, nel quale la Città Metropolitana comunicherà gli esiti delle prove di percorribilità sulle strade provinciali 88 e 89, al fine di verificare la percorribilità dei mezzi pesanti con massa fino a 44 tonnellate, la Società RFI si impegna a  potenziare la linea ferroviaria incrementando le fermate mentre la ditta di autolinee Federico metterà a disposizione, per alcune fasce di utenza, dei bus di massa inferiore per il trasbordo delle persone durante il passaggio sul ponte.