Questa mattina a Reggio Calabria, presso il Dipartimento di Agraria dell'Università Mediterranea, è stato inaugurato il primo bosco urbano dell'ateneo, nato nell'ambito del progetto "Riforest@graria". Si tratta di un’iniziativa tanto attesa che punta a creare un vero e proprio polmone verde per la città, rispondendo alla crescente esigenza di spazi verdi e a una più ampia riqualificazione ecologica urbana. L'evento si è svolto nell’Aula Seminari "Francesco Saverio Nesci", alla presenza di autorità accademiche, civili e militari, e ha rappresentato un importante traguardo per il territorio.

Il progetto ha portato alla piantumazione di oltre 4.000 esemplari di alberi e arbusti, scelti tra 20 specie della flora mediterranea. Questi esemplari coprono una superficie di circa 4 ettari e si inseriscono in un più ampio piano di riqualificazione ecologica, realizzato grazie ai fondi del cosiddetto "Decreto clima" e integrato nella visione di sviluppo sostenibile promossa dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria. L’area non è solo una zona verde rigenerata, ma ambisce a diventare un connettore naturale con altre aree verdi della città, in particolare con la Collina di Pentimele, inserita nella Zona Speciale di Conservazione (Zsc).

Il progetto

Il significato di questo progetto va oltre la semplice piantumazione di alberi: vuole essere un esempio concreto di come l’innovazione ecologica possa migliorare la vita della comunità. Il bosco urbano, infatti, non sarà solo un luogo di studio per gli studenti, ma anche un punto di ritrovo per cittadini e famiglie, uno spazio di benessere e svago che rappresenta un arricchimento estetico e ambientale per l’intera area.

L’importanza di questo progetto è stata sottolineata dal Magnifico Rettore dell'Università Mediterranea, Giuseppe Zimbalatti, il quale ha espresso grande orgoglio per il lavoro svolto. «È una bellissima giornata oggi. Anni fa, grazie a un finanziamento della Città Metropolitana, abbiamo avviato questo bellissimo progetto di vero e proprio bosco urbano. Abbiamo piantato migliaia di piante forestali, creando anche spazi per il tempo libero che saranno utilizzati da studenti e cittadini». Zimbalatti ha voluto rimarcare il valore simbolico del progetto, ricordando che un anno fa un incendio doloso devastò la zona. «Siamo felici di aver recuperato il danno gravissimo subito, e oggi possiamo presentarlo con orgoglio alla città. Questo progetto rappresenta un patrimonio importante non solo per il nostro Ateneo, ma anche per tutta la comunità reggina».

Anche il Direttore del Dipartimento di Agraria, Marco Poiana, ha espresso soddisfazione e fiducia nel futuro del progetto, sottolineando come il bosco urbano sia destinato a diventare un vero e proprio polmone verde per la città. «È un grande onore per me presenziare a questa presentazione. Il bosco urbano, oltre a ripopolare vegetativamente la collina, rappresenta un nuovo polmone verde per la città», ha detto Poiana, evidenziando il contributo del Dipartimento nella scelta e selezione delle specie vegetali più adatte al territorio. L’iniziativa, sebbene in fase iniziale, promette di divenire una vetrina per le competenze agrarie e forestali dell’Università.

L'inaugurazione 

Il progetto ha visto il sostegno delle Forze dell’Ordine, come ricordato dal Colonnello Giovanni Misceo, Comandante Regionale dei Carabinieri Forestali per la Calabria e la Sicilia. Misceo ha parlato dell’importanza del bosco urbano come presidio di legalità ambientale, sottolineando la necessità di sensibilizzare le giovani generazioni al rispetto dell’ambiente. «Il bosco urbano non è solo un’area verde, ma anche un formidabile presidio di legalità ambientale. Grazie alla collaborazione tra le istituzioni, come l’Università e i Carabinieri Forestali, possiamo garantire che questo spazio diventi un esempio per la cittadinanza». Misceo ha poi posto l’accento sul ruolo delle scuole, luoghi fondamentali per educare i giovani al rispetto dell'ambiente e alla sostenibilità.

Anche il sindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, ha voluto ribadire il valore di questa collaborazione tra istituzioni, lodando il progetto e il lavoro sinergico tra l'Università e la Città Metropolitana. «Questo bosco urbano è l’esempio concreto di come, quando le istituzioni collaborano, si possa migliorare la qualità della vita dei cittadini». Ha inoltre aggiunto che il progetto, finanziato con fondi europei per un importo di circa 400 mila euro, è perfettamente in linea con le politiche di riforestazione urbana promosse dall'Unione Europea. Falcomatà ha concluso ricordando che la creazione di spazi verdi rappresenta un contributo importante nella lotta al cambiamento climatico, migliorando l’ambiente e offrendo nuove opportunità di fruizione per i cittadini.

Il bosco urbano, quindi, diventa realtà. E così il Dipartimento di Agraria non solo restituisce verde e ossigeno a Reggio Calabria, ma segna un cammino concreto verso un futuro dove innovazione e natura si intrecciano. Un luogo che crescerà insieme alla città, un simbolo di rigenerazione e resilienza, capace di sfidare le complessità del presente e ispirare una nuova visione ecologica per le generazioni future.