Continua a fare paura il torrente Cantagalli. E non solo a San Pietro Lametino dove si è portato via tre vite, quella di Stefania Signore e delle sue creature, ma anche in città, a Lamezia Terme, tra case, condomini e scuole elementari. Come succede a via Vincenzo Bilotta dove la situazione non è affatto da sottovalutare. A denunciarla è il movimento giovanile della Lega per voce del segretario provinciale Angelo Greco che ha raccolto il grido di allarme dei cittadini che popolano la zona.


Qui il fiume scorre tra gli ostacoli e gli attriti dei detriti che riducono la larghezza del letto e ne sollevano la portata a pochi metri dalle case. Quando le piogge sono particolarmente intense il corso d’acqua si gonfia, e stante anche gli argini in alcuni punti inesistenti, il Cantagalli diventa potenzialmente molto pericoloso. A sovrastarlo un ponte di pochi malandati metri. La recinzione di ferro è pericolante, del tutto assente in alcuni punti, così come parte della pavimentazione. Cadere nel fiume è più che facile.


Spostandosi di poco, si arriva poi sulla provinciale 107 accanto alla quale il fiume Cantagalli è stato completamente seppellito da detriti, pietrisco, rifiuti edili, lastre di eternit, materassi e tessuti di ogni genere abbandonati. Un torrente trasformato in discarica insomma e che, se spinto dalla furia delle acque verso le superficie, trovando ostacoli di ogni genere, ci metterebbe poco a tracimare e ad arrivare sulla vicina strada provinciale e nei campi vicini.


«Chiediamo - dice il segretario provinciale della Lega Giovani Angelo Greco- che la nostra Regione, in veste delle autorità preposte e di un finto governatore (mai presente e soprattutto poco attento ai suoi cittadini ) intervenga immediatamente, e non solo con proclami davanti alla telecamere o con articoli di giornali, ma con fatti concreti ,poiché la gente è stanca di sentire sempre le solite promesse».


«La gente – dice Greco - vuole e pretende politiche che investano nella prevenzione, e non in politiche di slogan e annunci, la gente vuole presenze e soprattutto attenzione, per evitare ulteriori disastri e ulteriori tragedie». «Chiediamo come Lega che la Regione faccia in fretta e, soprattutto, che sia presente alle richieste dei suoi cittadini, perché sono quei cittadini che anche nelle calamità sono i primi a sopperire rimboccandosi le maniche, intervenendo prima delle inefficienze politiche. Noi come Lega siamo e saremo sempre presenti sul territorio e per i nostri cittadini».