L’amministratore unico ha illustrato all’Unical la riforma del servizio idrico nel corso di un workshop internazionale
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Cataldo Calabretta
«La costituzione di Arrical e l’affidamento del servizio idrico integrato a Sorical hanno consentito alla Calabria di imprimere una forte accelerazione del processo riformatorio che si attendeva da anni e voluto dal presidente della Regione Roberto Occhiuto». Così Cataldo Calabretta a margine dei un workshop che si è tenuto all’Università della Calabria sulla gestione dell’acqua.
«Da pochi giorni – spiega Calabretta – siamo subentrati nella gestione del servizio idrico dei 14 comuni del crotonese che anni fa si erano costituiti nel consorzio Congesi, abbiamo salvaguardato i posti di lavoro del territorio crotonese, così come abbiamo fatto a seguito del subentro a Reggio Calabria e a Lamezia Terme. Un processo non semplice avviato con grande impegno da parte di tutti i soggetti in campo per garantire la continuità del servizio idrico, riducendo al minimo i disagi per i cittadini. Con questi presupposti ci apprestiamo ad operare in un contesto territoriale sempre più ampio».
Qual è l’obiettivo della riforma avviata nel 2022?
«L'intenzione principale era quella di unificare e ottimizzare la gestione dell’acqua potabile, delle acque reflue e dei servizi ad esse connessi su tutto il territorio calabrese. La legge nazionale di riferimento è del 1994 e finalmente siamo riusciti ad adeguarci nel 2022 a seguito di un biennio di preparazione in cui non sono mancate le difficoltà. Sorical versava anche in uno stato di liquidazione volontaria dal 2012 e quindi è stato indispensabile rimettere “in bonis” la Società per poi potere essere individuata dall’autorità idrica regionale come soggetto unico gestore del SII. Ci attende un percorso che durerà anni e con il completamento supereremo le tante difficoltà derivanti da una gestione frammentata a livello locale, migliorando l'efficienza e la qualità del servizio».
Perché ci vorranno anni?
«Il subentro di Sorical nelle gestioni esistenti è stato regolamentato da un cronoprogramma dettagliato definito con Arrical, con l’indicazione delle tempistiche e delle specifiche modalità. Al momento siamo subentrati alle gestioni esistenti, spesso consorzi o soggetti giuridici di diversa natura con cui i comuni avevano sottoscritto accordi. Dopo aver consolidato queste attività subentreremo alle gestioni in economia dei Comuni. Siamo consapevoli di trovare infrastrutture vetuste sguarnite di tecnologia, di ereditare problemi strutturali rilevanti dovuti, principalmente, all’assenza di investimenti per decenni. E abbiamo anche contezza di assorbire poco personale specializzato».
Come sta cambiando l’azienda?
«Sorical è una società che nasce per essere il gestore dei grandi acquedotti, si è occupata della distribuzione dell’acqua fino ai serbatoi, fornendo per anni il servizio idrico all’ingrosso per i comuni calabresi. Attualmente Sorical sta vivendo un’importante fase di trasformazione e di crescita. Dopo l’affidamento del SII sono state avviate le attività per la gestione delle reti idriche. Tra le attività del SII rientra ovviamente anche la depurazione, è un settore che conosciamo poco e ci stiamo strutturando per la gestione. L’azienda ha definito una serie di obiettivi strategici per il miglioramento della rete idrica, la riduzione delle perdite e la gestione più sostenibile delle risorse. È stato redatto un piano industriale».
Quali sono le prospettive a breve e medio termine?
«Sorical, in collaborazione con la Regione, sta lavorando per modernizzare la rete e per garantire che l'acqua sia disponibile in modo continuo ed efficace a tutti i cittadini. In questo processo, la digitalizzazione e l’innovazione tecnologica hanno un ruolo fondamentale, con l’implementazione di sistemi di monitoraggio e di gestione avanzata delle risorse idriche. Sono in corso importanti investimenti sulle reti idriche di circa 80 Comuni che rappresentano il 70% della popolazione. Cantieri aperti per oltre 100 milioni di euro. Quando questo lavoro sarà completato vedremo i benefici definitivi».
Quali novità dovranno attendersi i cittadini?
«Il nostro progetto strategico, ribadisco, è principalmente la digitalizzazione della rete idrica. Tale sistema ci permetterà di monitorare in tempo reale i flussi d’acqua e intervenire immediatamente in caso di guasti o anomalie. Abbiamo aperto canali di comunicazione diretta, come sportelli online e linee telefoniche dedicate, per rispondere rapidamente alle esigenze dei cittadini. Nel rapporto commerciale con l’utenza daremo priorità alla bolletta che deve essere trasparente, i cittadini devono pagare l’acqua che realmente consumano, per questo a breve illustreremo tecnicamente quali saranno le novità rispetto ai consumi per chi abita nei condomini».