Visite mediche nei corridoi e mancanza di personale, caos all'ospedale “Pugliese”

Il rapporto della polizia locale sul pronto soccorso già sul tavolo del sindaco Abramo, pronto ad adottare nuovi provvedimenti
di Redazione
28 luglio 2017
16:09
Corsia pronto soccorso
Corsia pronto soccorso "Pugliese" di Catanzaro

Gravi carenze di personale medico e infermieristico aggravate dalla turnazione delle ferie. Carichi di lavoro molto pesanti per gli operatori sanitari costretti a fronteggiare una forte domanda che viene non solo dalla provincia di Catanzaro ma anche da quelle di Crotone e Vibo Valentia. Spazi non adeguati, degenze “improprie” che possono durare anche qualche giorno per mancanza di posti letto nei reparti, visite mediche che vengono effettuate persino nei corridoi visto l’alto numero di utenti. Accessi non vigilati e mancanza di un sistema di videosorveglianza che possa garantire la sicurezza degli operatori.

 


Sono diverse le criticità del pronto soccorso dell’ospedale “Pugliese” di Catanzaro registrate dalla Polizia Locale nel corso dell’attività ispettiva decisa dal sindaco Sergio Abramo e svoltasi questa mattina.
Già nel primo pomeriggio, sul tavolo del primo cittadino è arrivato un corposo rapporto a firma del vicecomandante colonnello Amedeo Cardamone, del capitano Gaetano Ferragina e del maresciallo Maria De Masi. Nelle quattro cartelle redatte dalla Polizia Locale, tutte le problematiche segnalate in questi giorni da cittadini e dalla stampa hanno trovato un rigoroso riscontro.

 

Le criticità

Due i problemi più gravi e che hanno bisogno di provvedimenti, secondo il sindaco Abramo. Il primo è la carenza di personale medico e infermieristico. I medici assegnati al pronto soccorso sono infatti complessivamente 21, di cui 16 a tempo indeterminato e 5 con contratto a tempo determinato. Per ogni turno sono impegnati tre medici. I problemi si presentano considerate le ferie da assegnare per legge, i permessi previsti dalle legge 104 e l’inidoneità di un medico al servizio notturno.

 

La stessa situazione si ripropone per gli infermieri: sono solo 30, di cui 6 part time e a tempo determinato. In questo periodo, oltre alle ferie, c’è da tenere conto di cinque congedi straordinari, di una gravidanza a rischio e di un permesso post parto. Mediamente, sono in servizio cinque infermieri. A questo personale si aggiungono 12 operatori socio-sanitari che svolgono attività ausiliaria di accoglienza dell’utenza e di accompagnamento verso i vari reparti.

 

Il secondo punto critico riguarda i tempi di attesa e gli spazi in cui le visite avvengono, non solo infatti nelle quattro stanze dedicate ma anche nei corridoi dato l’elevato numero di utenti. E’ stato accertato che sono in corso lavori di adeguamento/ristrutturazione allo scopo di ricavare altri 3 locali e di realizzare una nuova e più comoda sala d’attesa. I tempi di esecuzione di tali lavori è stimato in tre mesi.

 

“La mia iniziativa è doverosa – ha spiegato il sindaco Abramo – e la responsabilità che la legge mi assegna in materia sanitaria, in presenza di gravi emergenze, non mi consente di girarmi dall’altra parte. Naturalmente, la mia azione non è rivolta contro gli operatori…Ma non è possibile andare avanti in queste condizioni. Nella giornata di lunedì, adotterò ulteriori provvedimenti per costringere la Regione, il Commissario Scura e il management dell’azienda ad adottare con urgenza e immediatezza tutti i gli atti necessari per superare questa emergenza. Si trovi il modo di reclutare al più presto il personale necessario per fronteggiare la prevedibile situazione di difficoltà che avremo in agosto. Ovviamente, sarà necessario fare scelte più in profondità che risolvano strutturalmente il problema dell’urgenza-emergenza”

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