Due miliardi disponibili e non utilizzati per ospedali e opere viarie. Interrogazione di Guccione

Il consigliere regionale del Partito Democratico scrive a Oliverio e Irto: «Passano gli anni ma i lavori non partono»
di Salvatore Bruno
16 maggio 2017
18:54
Il consigliere Guccione e il presidente Oliverio
Il consigliere Guccione e il presidente Oliverio

Ci sarebbero due miliardi di euro disponibili da anni per la costruzione dei tre nuovi ospedali della Sibaritide, di Gioia Tauro e di Vibo Valentia, oltre che per la realizzazione del terzo megalotto della Statale 106 Jonica. Ma i cantieri ancora non partono a causa dell’inerzia della Regione e del Governo nazionale. E’ quanto sostiene il consigliere Carlo Guccione. L’esponente del Pd ha reso noto di aver inviato una interrogazione a risposta scritta sia al governatore Oliverio sia a Nicola Irto, presidente del Consiglio regionale.

 


«La Regione Calabria e il Governo nazionale – scrive Guccione - pur avendo una disponibilità di due miliardi di euro, non riescono a trasformare questa cifra così importante in opere che porterebbero benefici alla debole economia calabrese e che doterebbero la nostra regione di infrastrutture essenziali per il suo sviluppo. Sono stati appaltati – si legge nell’interrogazione - i lavori per la realizzazione dei nuovi ospedali della Piana di Gioia Tauro, della Sibaritide e di Vibo Valentia pari a un importo complessivo di 438.020.667,32 milioni di euro per un numero di posti letto per acuti complessivo di 1.120.

I protocolli di intesa per la tutela della legalità nel settore degli appalti pubblici sono stati sottoscritti per tutti e tre gli ospedali. Il contratto per l’ospedale della Sibaritide è stato sottoscritto a settembre del 2014 tra Regione Calabria, Asp di Cosenza e “Ospedale della Sibaritide - Società consortile per azioni”. Il contratto per il nuovo ospedale di Gioia Tauro è stato sottoscritto a marzo del 2015 tra Regione Calabria, Asp di Reggio Calabria e “Ospedale della Piana di Gioia - Società consortile a responsabilità limitata”. Per quanto riguarda l’Ospedale di Vibo Valentia il contratto è stato sottoscritto a settembre del 2014 tra Regione Calabria, Asp di Vibo Valentia e società “Vibo Hospital Service SPA”. Nonostante sia trascorso molto tempo, ancora non sono stati aperti i cantieri per la realizzazione di queste opere così importanti, accumulando gravi ritardi».

In merito al terzo megalotto relativo all’ammodernamento del tratto della Statale 106 compreso tra Roseto Capo Spulico e Sibari, per un importo complessivo di un miliardo e quattrocento milioni di euro, l’opera «è stata inserita – informa Guccione - nel corridoio per il completamento dell’autostrada jonica E-90 Lecce-Taranto-Sibari Reggio Calabria. La cantierizzazione delle opere doveva avvenire già da qualche mese, invece ha subito uno stop dovuto al ritiro della delibera Cipe nell’agosto del 2016 in cui era previsto l’avvio dei lavori per il Primo lotto della Statale 106 jonica.

Sono tutte opere strategiche, infrastrutture viarie di grande collegamento e strutture sanitarie essenziali per il miglioramento dei servizi, finanziate per quasi due miliardi di euro. Le stazioni appaltanti ad oggi non sono state nelle condizioni di mettere in atto iniziative tali da avviare le opere con il rischio di pagamento di penali considerevoli alle imprese appaltatrici.

Il ritardo accumulato e il mancato utilizzo di circa 2 miliardi di euro, già disponibili, sta procurando un grave danno all’economia calabrese e ai cittadini che si vedono preclusi servizi e infrastrutture importanti per il miglioramento della loro qualità della vita. Fino ad oggi solo annunci – conclude Guccione - E come al solito, passano gli anni ma i lavori non partono».

 

Salvatore Bruno

Giornalista
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