Crotone, quei migranti che vivono sotto il cavalcavia

Si tratta dei cosiddetti dublinanti, persone che hanno ottenuto l'asilo politico, ma per effetto del regolamento di Dublino, devono far ritorno nella città del loro primo ingresso europeo per rinnovare i documenti

di Redazione
23 ottobre 2018
12:03

Crotone, nonostante tutte le problematiche, è una città accogliente, anche se capitano alcune situazioni spiacevoli. E' il caso dei migranti che vivono sotto il cavalcavia nord della città, nei pressi della stazione ferroviaria. Sono i cosiddetti “dublinanti”, ovvero quelle persone che hanno ottenuto l'asilo politico, ma per effetto del regolamento di Dublino, devono far ritorno nella città del loro primo ingresso europeo per rinnovare i documenti.

 


Di questo caso se ne occupò anche Matteo Salvini in una visita nel 2015, quando era europarlamentare e segretario federale della Lega Nord. Gli ultimi dati indicano che sarebbero una cinquantina di migranti che vivono sotto il ponte, in condizioni igienico-sanitarie quasi disumane, in baracche costruite alla meno peggio, e contornati di spazzatura. Per ovviare a tutto ciò, lo scorso anno la Regione – per tramite del delegato per la tutela dei diritti umani Franco Corbelli, e del delegato per l'immigrazione Giovanni Manoccio - aveva stanziato un finanziamento di quasi 3 milioni di euro per la ristrutturazione di due immobili – uno delle Ferrovie della Calabria e l'altro un bene confiscato – per dare un tetto dignitoso a questi ragazzi. Ma a oggi il tutto sembrerebbe essersi perso nel dimenticatoio.

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