Il commercialista a disposizione del reggente della cosca

Il professionista avrebbe prestato la propria attività professionale per impedire agli inquirenti di compiere indagini patrimoniali su una azienda del capo cosca

1 agosto 2018
13:30

Un professionista al servizio della cosca. È con l’accusa di concorso in intestazione fittizia di beni aggravata dall’aver agevolato la ‘ndrangheta  che il gip distrettuale di Reggio Calabria ha disposto la misura dell’obbligo di dimora nei confronti di Saverio Nocera, il commercialista coinvolto nell’indagine Theorema Roccaforte che ha disarticolato lo storico casato mafioso dei Libri, attivi nella zona sud della città, avrebbe fornito la propria consulenza tecnica al presunto capocosca Filippo Chirico, genero del boss deceduto Pasquale Libri, e alla compagna Anita Repaci.  Stando alle carte dell’inchiesta, la coppia era ben consapevole che avviare un’attività commerciale e intestarla al Chirico, con precedenti giudiziari alle spalle, avrebbe attirato l’attenzione degli inquirenti. Ed ecco che lo stesso avrebbe deciso di intestare un’impresa alla compagna ma per farlo occorreva avvalersi del professionista. Secondo la Dda dello Stretto Nocera "avrebbe consigliato ad Anita Repaci le modalità per eludere eventuali indagini patrimoniali, così occultando la contitolarità di Filippo Chirico e giustificare la provenienza delle risorse finanziarie  investite". Gli inquirenti stavano però, intercettando la donna e, gli appuntamenti e le strategie concordate fra i due. Adesso per il professionista è scattata la misura cautelare e l’azienda che la cosca Libri ha tentato di schermare, a polizia e carabinieri, è finita sotto sequestro.

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