Il social network è stato condannato dal Tribunale civile di Roma a pagare 15mila euro di spese legali più una penale di 800 euro per ogni giorno in cui il profilo ufficiale dell’associazione è rimasto oscurato
I giudici della Suprema corte hanno rigettato il ricorso di Giuseppe Graziano che era stato già dichiarato ineleggibile dal Tribunale civile e dalla Corte d’appello