Rivelato il nome dell'ultimo dei tre deputati che hanno usufruito del contributo destinato ai lavoratori autonomi. Il capo del Movimento Crimi ne ha chiesto la sospensione
Argomento: SCANDALO
L'ex aggiunto di Reggio alla guida della Procura della Capitale. Eletto a maggioranza dal Csm, ha sconfitto al ballottaggio il capo dell'Ufficio di Palermo, Franco Lo Voi. Terzo, l'ex procuratore di Palmi oggi a Firenze, Giuseppe Creazzo
Il consigliere regionale contro il governatore: «Ha tentato con una proposta di legge di evitare una discussione sul fallimento dell’ente senza preoccuparsi neanche di salvaguardare i livelli occupazionali»
Le intercettazioni consegnano un quadro che lascia presagire qualcosa di uno scontro per le nomine ai vertici degli uffici giudiziari. Il ruolo della politica nell'organo di autogoverno e quei fatti inaccettabili: dai fascicoli in casa agli esposti strumentali. Ma c'è anche una magistratura che lavora in silenzio e produce risultati eccellenti
Rifilata la lista dei conduttori reti e conduttori impianti assunti comunque, a nostro avviso, in maniera irregolare e in spregio ad ogni regola di evidenza pubblica, considerato che erano dipendenti delle imprese appaltatrici e non precari dell’ente. Mancano i nomi sui quali avevamo chiesto chiarimenti: Pino Gallo, ex sindaco di Rogliano, Gianluca Greco, ex consigliere comunale di Cosenza, Francesca Zinno, nipote del presidente Collegio dei Revisori, Sara Voci, consorte di un dirigente del dipartimento dei Lavori pubblici della Regione
I deputati Giuseppe d’Ippolito e Paolo Parentela puntano il dito contro le responsabilità politiche della Regione nella gestione della società per si occupa del servizio idrico
Il commissario liquidatore e il direttore generale della presidenza della Regione Calabria annunciano l’imminente uscita del socio privato di minoranza dalla società che gestisce le risorse idriche. Circostanza che rende più stridente lo scandalo delle assunzioni senza concorso. Intanto Incarnato bussa a soldi e avverte: «Default dietro l’angolo, servono 1,5 miliardi di euro»
Nel 1913 un artista tirolese realizzò la statua di San Giorgio patrono della città di Pizzo in sella al suo destriero. Ma le fattezze troppo esplicite dell’animale suscitarono grande disappunto. E una poesia in vernacolo racconta tutto l’imbarazzo dei fedeli