Dopo sette giorni di ricerche frenetiche con pale e mezzi meccanici, ora quei campi e quegli uliveti si sono svuotati. Nell’atmosfera plumbea resta sospeso il dolore di una tragedia che ha sconvolto i calabresi e ha fiaccato le centinaia di volontari che hanno partecipato alle operazioni per individuare il corpo del bambino. «Lo abbiamo fatto per restituirlo al suo papà»