Individuato un cartello di oltre 60 società che è stato in grado di determinare l’aggiudicazione di appalti pubblici per oltre 90 milioni di euro. Eseguiti anche 38 sequestri preventivi d’azienda per un valore complessivo di circa 200 milioni di euro
Dalle intercettazioni emergono alcuni retroscena riguardanti le ultime elezioni comunali di Gioia Tauro e l’appoggio all’ormai ex primo cittadino da parte dei Guerrisi. Ma non mancano duri conflitti fra gli appartenenti al clan
Il collaboratore di giustizia Furfaro delinea in poche battute cosa sia davvero il clan di Gioia Tauro: «Se i Piromalli avessero voluto, dei Brandimarte non sarebbe rimasto nulla in 48 ore».
Il clan aveva già sentenziato la morte di Michele Zito. Ma i controlli di polizia, fatti di proposito sul tragitto dei killer, e il successivo arresto, fecero abortire l’idea dell’omicidio
Incoronato dal padre come suo successore, ha scelto Milano come sede strategica per condurre gli affari, senza rinunciare al controllo del territorio di Gioia Tauro, grazie ad una fitta rete di comunicazione
Dalle indagini emerse le infiltrazioni dell’organizzazione criminale in alcuni settori agroalimentari e documentati i rapporti transnazionali strumentali allo sviluppo delle importanti traffici commerciali
Dalle indagini emersa la capacità della cosca di penetrare nel tessuto economico documentandone il controllo nel narcotraffico e gli interessi nel settore agroalimentare. Sequestrati beni per 40 milioni di euro
Sono le parole di Marcello Fondacaro a dare un quadro lineare dell’evoluzione imprenditoriale di Pino Bagalà: «Era muratore. Sono andato via e quando sono tornato era una grande appaltatore». Emergono i condizionamenti per i lavori sull’A3 e le relazioni con le ‘ndrine
Le indagini hanno accertato il diretto coinvolgimento del gruppo imprenditoriale, che ha costituito e consolidato nel settore degli appalti pubblici in Calabria una posizione di assoluto predominio riuscendo a turbare almeno 27 gare per un valore complessivo superiore a 90milioni di euro
I “Piromalli”, nella piana di Gioia Tauro, e i “Muto” insieme alla cosca “Lanzino – Ruà – Patitucci”, a Cosenza, si erano posti come punto di riferimento di importanti gruppi imprenditoriali al fine di turbare sistematicamente le gare d’appalto
Il giornalista e massmediologo era nella città della piana per realizzare un servizio sull’omicidio di Ferdinando Caristena, assassinato nel 1990. Il video dell’aggressione consegnato alla Procura di Reggio Calabria
Complessivamente sono stati sequestrati il patrimonio aziendale e le quote sociali di 6 imprese, 85 unità immobiliari, 42 rapporti finanziari e denaro contante per quasi 700.000 €, il tutto per un valore stimato pari a circa 215 milioni di euro. L'imprenditore è ritenuto contiguo alla cosca dei Piromalli
Per gli inquirenti due commercianti, padre e figlio, avrebbero mentito di fronte al Pubblico Ministero per agevolare e far scagionare soggetti ritenuti vicini alla cosca ‘Piromalli’
Le accuse: associazione a delinquere di tipo mafioso, porto e detenzione illegale di armi, estorsione, danneggiamento aggravato, tutti aggravati dalle metodologie mafiose