Le indagini coordinate dalla procura di Catanzaro. Sequestrati oltre 7.500 immagini e oltre 640 file video. Sempre nella capitale ma in una distinta operazione, in manette un altro uomo per lo stesso reato
Sequestrate immagini raccapriccianti. La Polizia postale ha individuato una rete di pedofili italiani che su una nota piattaforma di messaggistica scambiavano materiale pedopornografico
Prima ha conquistato la loro amicizia, poi ha chiesto che gli inviassero foto nudi o in cui mostravano le parti intime, ma è stato scoperto grazie alla denuncia delle mamme
L'uomo è stato identificato come parte di una rete che coinvolge diverse regioni italiane i cui membri si scambiavano foto e filmati a sfondo sessuale con protagonisti dei minori. Le indagini sono condotte dalla Procura di Firenze e da quella di Reggio Calabria
L'inchiesta è partita da Salerno dopo una segnalazione del Tribunale dei Minorenni relativa alla presenza sul web di un profilo Facebook in uso a un minore salernitano che conteneva immagini di natura pedopornografica
Nei dispositivi a sua disposizione sono stati ritrovati più di duemila file contenenti immagini e video con minori. L'uomo era già stato coinvolto in un'indagine analoga condotta dalla Procura di Venezia
Don Felice La Rosa, 43enne ex parroco di Zungri, nel Vibonese, nell'ambito di una nuova inchiesta, è accusato di detenzione di una ingente quantità di materliale pedopornografico
Il togato, in servizio a Reggio Calabria, è finito in manette il 2 ottobre del 2017 con l’accusa di produzione e diffusione di materiale pedopornografico e violenza sessuale su minore
Il materiale era custodito nella memoria dell'hard disk di un pc, sequestrato dalla Polizia Postale e delle comunicazioni di Cosenza e di Catanzaro nel corso di una perquisizione disposta dalla Procura della Repubblica di Roma
Al centro della vicenda un uomo di 32 anni, arrestato dalla Polizia di Stato in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa a suo carico dal Gip di Reggio Calabria