Temendo di essere intercettati, durante le loro conversazioni telefoniche gli indagati sostituivano il termine droga con altri, come uva, lampadine o bottiglie di vino. In auto, invece, parlavano liberamente
Temendo di essere intercettati, durante le loro conversazioni telefoniche gli indagati sostituivano il termine droga con altri, come uva, lampadine o bottiglie di vino. In auto, invece, parlavano liberamente
Dalle indagini della Procura distrettuale antimafia di Catanzaro emerge l’utilizzo della violenza da parte del clan per mantenere il monopolio del narcotraffico
Sono congiunti del boss Franco Presta, all'ergastolo per gli omicidi di Vittorio Marchio ed Enzo Pelazza. Contatti con le cosche del Reggino per il rifornimento della droga