Le motivazioni della sentenza del processo per l’omicidio dell’educatore carcerario inseriscono il delitto nel contesto dei rapporti tra le cosche e gli apparati dello Stato. Le dichiarazioni del pentito Foschini: «Avevano paura che quegli accordi venissero svelati. Vennero a Corsico dalla Calabria per dare l'ok al delitto»
Le motivazioni della sentenza del processo per l’omicidio dell’educatore carcerario inseriscono il delitto nel contesto dei rapporti tra le cosche e gli apparati dello Stato. Le dichiarazioni del pentito Foschini: «Avevano paura che quegli accordi venissero svelati. Vennero a Corsico dalla Calabria per dare l'ok al delitto»
Il delitto, avvenuto nel 1990 nel Milanese, si potrebbe collocare in un «intreccio di poteri e di precari equilibri tra forze, solo apparentemente antitetiche»
L’uomo venne ucciso dalla ‘Ndrangheta nel 1990 mentre si recava al lavoro. Per il delitto vennero condannati i mandati Antonio e Domenico Papalia, e Franco Coco Trovato così come gli esecutori materiali Antonio Schettini e Antonino Cuzzola