Il collaboratore di giustizia Fortuna è stato sentito nel corso dell’appello sul troncone omicidi del maxiprocesso: «Il capoclan guidava l’auto dell’agguato». La dinamica dell’azione mortale sarebbe stata raccontata durante una cena in cui si ipotizzò di eliminare il fratello della vittima per paura della sua vendetta
Sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di omicidio, detenzione e porto d'armi, furto. Gli arrestati sono stati individuati come mandanti ed esecutori dell'omicidio di Raffaele Cracolici