«Parsimonioso, riservato e religioso». Amici e colleghi escludono la possibilità di una relazione extraconiugale dell’infermiere ucciso nel 2010. La vicina: «La moglie mi ha fatto il lavaggio del cervello»
Definita dagli inquirenti il “dominus del depistaggio”, sono certi che Caterina Gentile, moglie dell’infermiere ucciso nel 2010, «debba ritenersi direttamente responsabile dell’omicidio»
Due perizie medico-legali. La seconda perviene a conclusioni diverse dalla prima e fornisce una verità alternativa: per gli inquirenti l’infermiere di Vibo è stato ucciso
La tesi degli inquirenti: l’infermiere non si suicidò, fu ucciso. La relazione del Ris sul badge rinvenuto sull’auto in cui vennero ritrovati i resti della vittima: il tesserino semicarbonizzato sopra un velo di aghi di pino
L’infermiere venne trovato privo di vita la notte del 26 settembre 2010 in una zona di campagna tra Pizzo e Maierato, nel Vibonese. I familiari reclamano ancora giustizia