Per la realizzazione dell’impianto sciistico era previsto un cofinanziamento pubblico-privato, ma le risorse investite dall’impresa di Giorgio Ottavio Barbieri erano irrisorie rispetto all’ammontare complessivo. Il presidente Mario Oliverio, indagato per abuso di ufficio, ne era a conoscenza ma promise altri fondi
di Consolato Minniti