VIDEO | Si è svolta la manifestazione di solidarietà verso il sacerdote prima aggredito in chiesa e poi intimidito con l’incendio della sua auto. Alberti: «Stasera insieme a noi c’è anche Dio, dove c’è una richiesta di giustizia lui c’è sempre»
Argomento: ODIO
Il sindaco ha annunciato l'avvio di una raccolta fondi pubblica per riacquistare la vettura del parroco andata distrutta nell'incendio e l'impegno a ricostruire la canonica. Don Demasi: «Quanto successo è figlio della cultura mafiosa»
L'appuntamento con la striscia 'informazione di LaC Tv è per le 14.30. Ospiti Don Pino Demasi di Libera e il sindaco del centro del Reggino Orlando Fazzolari. Inviata sul posto Cristina Iannuzzi
Parla una delle mamme: «Sono stati i nostri ragazzi a chiamare il 112 e chiedere aiuto. Tanta paura per un gesto senza senso che non appartiene a questa comunità»
VIDEO | Solidarietà a don Rigoli dopo l’incendio dell’auto davanti alla canonica. Il sindaco Fazzolari chiede più videosorveglianza e maggiore presenza di forze dell’ordine
Nel video girato durante i primi momenti del rogo si percepisce la tensione di chi ha assistito e il timore che qualcuno dei ragazzi dell’oratorio sia rimasto nella canonica assediata dal fuoco
A prendere posizione al fianco del sacerdote è la Conferenza episcopale: «La Calabria non può essere rappresentata da questi mafiosi». Monsignor Alberti (Oppido Mamertina-Palmi): «Comunità destabilizzata»
Il 15 gennaio scorso il sacerdote fu aggredito e picchiato in chiesa. Ieri la sua macchina è stata incendiata e le fiamme hanno minacciato anche la canonica dove c’erano i ragazzi dell’oratorio. Il sindaco: «La nostra comunità deve reagire»
Prima l’aggressione fisica, ora l’incendio dell’auto. La comunità della Piana si mobilità per Rigoli. Gli amministratori di Polistena e Taurianova tra i primi a esprimere sconcerto e vicinanza
L’incendio ha coinvolto anche la canonica che al momento del divampare delle fiamme era occupata da una decina di persone. Il nuovo preoccupante episodio aggrava un contesto già estremamente allarmante
Giuseppe Alberti ha celebrato la messa nella chiesa di Varapodio dove è avvenuta l’aggressione, lanciando un messaggio potente ai fedeli ancora scossi da quanto accaduto
Al termine della messa il presule si è intrattenuto per uno scambio di saluti e ha incontrato il consiglio pastorale e il consiglio di affari economici, rappresentativi di tutta la comunità
La scelta del presule per «manifestare ancora una volta vicinanza a don Giovanni Rigoli, vittima di un'aggressione che ha provocato sconcerto e preoccupazione»
Non avrebbero gradito le disposizioni del parroco per evitare assembramenti in occasione della celebrazione in suffragio di una loro parente defunta. Proseguono le indagini sull'aggressione
VIDEO | Don Gianni Rigoli aveva chiesto di evitare strette di mano per le condoglianze al termine di una messa di suffragio. «Quanto accaduto è vergognoso, è un uomo buono e sempre disponibile»