Qualcosa nei piani del Governatore e dello storico dirigente Pd cosentino non gira per il verso giusto. Le resistenze sono molte. E non tutti sono più disponibili a lasciarsi impapocchiare. Il documento dei 170 segretari di circolo a favore del governatore del Lazio rivela la debolezza dell’asse che governa regione e partito. Un terzo di quei segretari sono vibonesi e puntualizzano: «Siamo autonomi». Guccione e Censore e l’area Franceschini potrebbero alla fine controllare la maggioranza dell’area
L'ex Ministro degli interni presenta il suo libro a Cosenza. Il governatore e Nicola Adamo gli danno il benservito facendo circolare un documento di adesione alla candidatura di Nicola Zingaretti
Per il segretario del Partito democratico vibonese Insardà niente accordo con De Nisi, Bruni, Fera, Soriano e Giamborino. Gli ex che vorrebbero rientrare per condizionare la tornata elettorale. Ma il presidente della Regione e l’eminenza grigia cosentina del Pd, invece, li ricevono in aeroporto come provano le foto. E il dilemma è sempre lo stesso: dirigenti o capibastone?
Il presidente della Regione Calabria e l’eminenza grigia e stratega della sinistra calabrese, non potendo più mangiarsi il Pd, considerato che non è più commestibile, hanno deciso di trasformare quel che rimane di quel partito in un polo civico.Obiettivo: ricandidare Oliverio. Un'eventuale acclamazione da parte dei sindaci calabresi, non passerebbe nemmeno il test anti doping. Associare la forza e il consenso dei primi cittadini a quello del Governatore, infatti, cos’altro potrebbe essere se non una paradossale fake news?
Dietro la svolta civica annunciata dal governatore in vista delle elezioni regionali del 2019 c’è la volontà di imbarcare tutti quelli che hanno i voti per contrastare M5s e Lega. Una strategia che impone di dare il colpo di grazia al Pd calabrese e tenere nell’ombra i veri manovratori
A due giorni dallo scontro che si è consumato nella trasmissione di La7 il consigliere regionale del Pd getta acqua sul fuoco ma insinua il sospetto che vogliano buttarlo fuori dalla corsa per le regionali
Al netto dell’argomento della puntata di Giletti sui vitalizi della Regione Calabria, una cosa è certa: Nicola Adamo ha dimostrato di avere le palle. Lui lo ha fatto con dignità, mentre sugli schermi apparivano le immagini dei suoi colleghi, i quali preferivano farsi braccare per strada, al citofono di casa e scappare come conigli di fronte al microfono del solito cronista che metteva in atto il consueto cliché, congegnato per spettacolarizzare la cialtroneria e la vigliaccheria dei politici che per anni sono stati la classe dirigente calabrese
A Non è l’arena, su La7, i due esponenti del Partito democratico calabrese riducono in briciole l’illusione di una ricostruzione possibile. Clamorosa denuncia dell'autore della proposta di legge sulle pensioni d'oro che dice: «Ora cacciatemi»
Assolti per non aver commesso il fatto i politici calabresi Nicola Adamo, Franco Morelli, Dionisio Gallo e Ennio Morrone. Unica condanna per Giancarlo Franzè
Ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere di fronte al gip l'ex consigliere regionale Nicola Adamo, e contestualmente ha richiesto di essere sentito dal procuratore aggiunto Gaetano Paci e dai pm titolari dell'inchiesta.
L'ex consigliere regionale Nicola Adamo sicuro di chiarire ogni contestazione della magistratura. Ieri la procura di Reggio ne ha disposto l'obbligo di dimora fuori dalla Calabria, nell'ambito dell'inchiesta sui rimborsi ai gruppi del Consiglio regionale nella precedente legislatura