I profili di Marco Pardea, Marco Ferraro e altri: attentati incendiari, agguati e doti di ‘ndrangheta. Prosegue l’esame di uno dei collaboratori chiave del maxiprocesso
Le dichiarazioni del collaboratore nell'ambito del maxiprocesso che racconta anche dell’agguato degli anni 2000: l’ordine fu di “Scarpuni”, a sparare Giuseppe Loielo assieme ad un altro ragazzo di Soriano, Nazzareno Colace fece da autista
Il collaboratore di giustizia in aula nel corso del maxiprocesso si è soffermato anche sui rapporti di forza esistenti all’interno dei clan raccontando degli assetti criminali
NOMI | Due giovani di Soriano per saldare un debito relativo all’acquisto di stupefacenti avrebbero accettato di fabbricare e posizionare l’ordigno che fece saltare in aria l’auto sulla quale viaggiavano il 42enne e il padre Francesco
Francesco Falbo è ritenuto dagli inquirenti contiguo al mondo 'ndranghetista radicato al Nord. Sigilli a numerosi immobili, terreni, fabbricati, società e rapporti bancari
Il collaboratore di giustizia ricostruisce gli scontri tra i Pugliese i Pardea e i progetti omicidiari. Riportate le origini della sparatoria in piazza Municipio, l’accoltellamento di Palmisano e la mediazione con gli Alvaro
Il collaboratore di giustizia racconta anche di una presunta lite fra due politici di spicco vibonesi e dei prestiti a usura che sarebbero stati elargiti a un sindaco e a un ex consigliere regionale
Nel coso del maxi-processo il collaboratore racconta della nascita della struttura mafiosa in città dal 2012 in poi. La prima riunione di mafia all'interno del cimitero cittadino
L'ex pupillo del capo dei capi intervistato da Klaus Davi: «Colpito perché era amico di Falcone». E su Messina Denaro afferma: «Se c’è una cosa di cui sono sicuro è che è vivo ed è in Sicilia, protetto da qualche personaggio importante»
Nel racconto del collaboratore di giustizia la sparatoria al 501 hotel, l’omicidio di Servello, il ruolo dei familiari e la sua affiliazione alla ‘Ndrangheta avvenuta nel 2013
L’origine della struttura mafiosa in città, il sequestro D’Amato, i tradimenti, il ruolo del nonno Pugliese Carchedi, i Lo Bianco, i Pardea, i Fortuna ed i rapporti con i reggini nel racconto del collaboratore di giustizia
VIDEO| Il procuratore di Catanzaro ribadisce il suo giudizio duro sulle nuove norme previste: «La conseguenza sarà la diminuzione del livello di sicurezza per la nazione, visto che certamente ancor di più conviene delinquere» (ASCOLTA L'AUDIO)
Accolta dalla Suprema Corte il ricorso della Dda di Catanzaro. Da rivedere la decisione che impedisce al presunto boss di Briatico il solo rientro in provincia di Vibo
Soddisfatto il procuratore di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri: «Non posso che ringraziare i colleghi della Dda che, sin dal primo momento sono intervenuti sul luogo dell'incidente e gli investigatori della squadra mobile»
Quella più elevata è stata inflitta a Bruno Nirta, considerato uno dei vertici della presunta locale.Condannato anche l'avvocato penalista torinese Carlo Maria Romeo
I fatti si sono verificati nel quartiere Archi e risalgono al 26 maggio scorso. Sembrava un semplice incidente stradale ma invece si è rivelato un tentato omicidio
NOMI | Secondo la Dda di Reggio Calabria gli imputati gravitano negli ambienti della cosca Labate. Sono accusati di associazione mafiosa, estorsione, detenzione di armi e trasferimento fraudolento di valori
L'ex bambino soldato della 'ndrangheta si appella a istituzioni e antimafia affinché moglie e figli tornino ad avere le tutele ad ora revocate: «Sembra fatto ad arte per scoraggiarci, ma io credo in questa lotta perché credo in una società migliore»
I dettagli dell'operazione Lampetra nella conferenza stampa del procuratore Giovanni Bombardieri. «Una cosca di 'ndrangheta a tutto tondo che aveva come fonte di guadagno principale il traffico di droga ed era attenta all'attività di edilizia pubblica»
NOMI-VIDEO | Sono 19 le persone finite in manette nell'ambito dell'operazione Lampetra della Dda di Reggio Calabria. Dalla produzione autonoma di marijuana all'importazione di cocaina per rifornire le piazze, fino all'egemonia sul territorio a colpi di armi da guerra (ASCOLTA L'AUDIO)