Dalle indagini è emerso che, in occasione della campagna elettorale del 2014, per il rinnovo del consiglio comunale di Rende, sia stato coinvolto uno dei quattro esponenti di vertice della cosca di ‘ndrangheta Lanzino-Ruà attualmente detenuto al 41bis
L’inchiesta condotta dai pm della Dda di Catanzaro Vincenzo Luberto e Pierpaolo Bruni ha portato all’arresto di cinque esponenti politici: Sandro Principe, Umberto Bernaudo, Rosario Mirabelli, Pietro Ruffolo e Giuseppe Gagliardi
Le assunzioni presso la ‘municipalizzata’, che hanno riguardato vari esponenti della cosca, sono risultate il frutto di patti elettorali opportunamente stipulati in occasione delle varie competizioni politiche e hanno visto costantemente coinvolta la cosca Lanzino-Ruà
Nuovamente nell’occhio del ciclone Sandro Principe. L'ex sindaco arrestato nel maxi blitz della Dda di stamattina, fu coinvolto nel 1992 in un'altra analoga operazione. La sua posizione poi archiviata
Secondo i legali del gruppo Perri, non ci sarebbero i presupposti di legge per un sequestro. E perciò avrebbero preparato una 'impugnativa immediata del sequestro'. Il pm Bombardieri: 'Fondamentale aggredire il patrimonio delle cosche'
La realizzazione dell’imponente centro di fatto determinò il trasferimento di molte attività commerciali in quella zona che passarono sotto il controllo della cosca Iannazzo penalizzando quella dei Torcasio. Sarebbe stato questo il motivo per cui Antonio Perri, padre di Franco, fu ucciso nel 2003
I Iannazzo, per gli investigatori, oggi costituiscono ‘un esempio tipico di mafia imprenditoriale’, capace cioè di avvalersi anche di un fittissimo reticolo di imprese intestate o comunque riconducibili ad esponenti della famiglia stessa
Tra i beni sequestrati anche il noto centro commerciale ‘Due Mari’ e due ipermercati riconducibili all’imprenditore Franco Perri. Il valore complessivo dei beni sequestrati ammonta a oltre i 500 milioni di euro
I beni sarebbero riconducibili alla cosca di 'ndrangheta Iannazzo di Lamezia. Tra i beni sequestrati il centro commerciale 'Due mari' e due ipermercati di proprietà dell'imprenditore Franco Perri
Il provvedimento di sequestro eseguito dai Carabinieri riguarda un fabbricato, sito nel comune di Sant'Ilario dello Jonio, nel reggino, del valore stimato in 90.000 euro circa
L'attività costituisce la prosecuzione dell'operazione convenzionalmente denominata ‘Tutto in famiglia’ che ha permesso di delineare gli aspetti strutturali e quelli operativi della cosca ‘Maio’ operante in San Martino di Taurianova, dimostrando che in quel territorio esiste una Locale di 'ndrangheta
L’accusa è associazione a delinquere finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, con l'aggravante di agevolare la cosca mafiosa Cappello-Bonaccorsi
Si tratta di Joseph Acquaro, avvocato e noto esponente della comunità calabrese di Melborne. E' stato freddato a colpi di arma da fuoco. Aveva difeso in corte diversi boss della locale 'Ndrangheta fra cui il fratello di Tony, Frank Madafferi
Nel giorno dell’inaugurazione del nuovo negozio di Tiberio Bentivoglio, simbolo della lotta alla ‘ndrangheta, accanto all’imprenditore un ospite d’eccezione, Lapo Elkann: ‘Sono qui per un eroe che lavora nel silenzio per non far morire, qui come altrove, il sogno italiano’
Accolta la richiesta del pm della distrettuale Vincenzo Luberto per gli imputati coinvolti nell'inchiesta sui presunti favori al clan Bellocco di Rosarno
La squadra mobile di Reggio Calabria sta eseguendo 19 ordinanze di custodia cautelare a carico di esponenti dei clan più influenti del reggino: De Stefano, Serraino, Franco, Araniti e Rosmini. In manette anche l'avvocato Giorgio De Stefano
Lo hanno deciso i giudici del tribunale del riesame di Catanzaro che hanno rigettato l'istanza di scarcerazione per motivi di salute. Secondo l'avvocato, Rango, soffrirebbe di una grave forma di claustrofobia che gli provocherebbe crisi d'ansia
Il vescovo di Locri e Gerace, Monsignor Oliva è intervenuto per chiarire la vicenda che riguarda la piccola chiesetta ristrutturata con i soldi della 'ndrangheta. 'A me risulta che quella piccola chiesetta è stata realizzata con la mano d'opera dei fedeli e con piccoli contributi in denaro'
È il messaggio contenuto nella lettera pastorale dei vescovi calabresi. Tra i temi affrontati la corruzione, causa del mancato sviluppo della regione, la piaga della disoccupazione e l’invito agli ‘uomini e donne di ‘ndrangheta’ a convertirsi
È il pentito Antonio ‘Titta’ Femia a dichiararlo al pubblico ministero della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria Paolo Sirleo, riferendosi alla chiesa della frazione Prisdarello di Gioiosa Jonica
L'operazione è scattata nei confronti di 34 persone ritenute responsabili di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, usura ed esercizio abusivo del credito, con l'aggravante del metodo mafioso