L’operazione “Jonny” scattò nel maggio scorso portando alla luce le infiltrazioni della cosca Arena. Coinvolti anche don Scordio e Leonardo Sacco, ex governatore della “Misericordia”
Il documento specifica: “Le cosche -per quanto saldamente presenti nella regione d'origine - appaiono sempre più interconnesse con altre aree del territorio nazionale, specie del centro nord”
L’Azienda sanitaria di Reggio avrebbe infatti continuato a corrispondere ad Alessandro Marcianò l’assegno dal giugno del 2006 quando finì in cella con l’accusa di essere il mandante dell’omicidio di Franco Fortugno
L’esperto magistrato Roberto Di Palma torna di nuovo alla Dda di Reggio Calabria. Si occuperà di combattere i clan cittadini. Ecco uno stralcio inedito della sua intervista rilasciata a LaC: «Le cosche sono solo apparenza»
La clamorosa anomalia emerge dopo una ricognizione del dg Brancati che ha denunciato tutto alla Dda. Sette casi sotto esame. Sullo sfondo una task force che deve verificare i conti dell'Asp
Malato da tempo, aveva offerto la sua testimonianza nella ricostruzione della storia del congiunto Rocco che la nostra emittente ha raccontato in una delle puntate di LaC Dossier
In Calabria storie di madri che si sono rivolte al presidente del Tribunale dei minorenni di Reggio Calabria per chiedere il provvedimento per perdere la responsabilità genitoriale e salvare i figli da un destino già scritto
Le indagini avrebbero evidenziato la sua appartenenza alla nota organizzazione ‘ndranghetistica di Lamezia Terme e la dedizione al compimento di gravi reati
La gestione è stata affidata alla commissione straordinaria composta dal prefetto Gualtieri, dal viceprefetto Zito e dal funzionario economico-finanziario Ielo
L’arresto eseguito a Sant’Eufemia d’Aspromonte nell’ambito del piano di azione “Focus ‘ndrangheta”. Contestato anche il reato di furto di energia elettrica
Fu ritrovata nella biblioteca del carcere di Ferrara. Nel computer c’era la missiva scritta per Grasso, con la confessione sul movente delle stragi. E lo spostamento di Calabrò a Bollate avrebbe potuto mettere tutto a tacere. Per sempre
Il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho sulla riforma dell’ordinamento penitenziario critico sul punto della detenzione domiciliare a donne incinte o madri di minori di anni 10: «Sono soggetti pericolosi»
Già segretario provinciale della Dc di Reggio e successivamente consigliere provinciale dello stesso partito a Roma, era considerato dai magistrati uomo di contatto tra il clan Piromalli e gli ambienti politico istituzionali